MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Per chi non ricorda quello che dicevo qualche mese fa ecco l’articolo: Trichet non ci prende mai 
Lunedì il mercato potrà vedere gli interventi sui Bond della Bce. Ma cosa di vuole ad annunciare un programma di acquisto trasparente in stile Fed piuttosto che mettere i dubbi ai mercati facendo correre il più possibile le fantasie della speculazione? Qui ci troviamo difronte ad un’incompetenza inaudita, alla sagra delle figure di m…….delle più alte cariche del sistema finanziario europeo. A questo punto il mercato faccia il suo gioco. Supporti significativi sono stati raggiunti. Di estrema attualità quanto scrissi oltre un anno fa al fine di conoscere al meglio i livelli di intervento: Io intanto mi preparo un pò di punti fermi.
Aggiornamento ore 18,25
Il livello di 16200/16300 è stato raggiunto nonostante il guasto tecnico che sembra abbia impedito la rilevazione degli indici. Il panico incombe (requisito necessario per violenti rimbalzi) mentre la Bce si appresta a stampare liquidità (come ai vecchi tempi), comprando Bond, nonostante la manovra di qualche mese fa. Che dire? Le armi migliori sono il buon senso e la ragione, ma le stesse non sembrano essere in mano ai nostri politici.
Aggiornamento ore 15,30
Qualche tentativo di reazione si inizia a vedere.  Le posizioni short sembrano essere un pò troppe, mentre se guardo l’andamento del reddito fisso italiano, nelle ultime sedute non è stato così devastante come quello visto sui mercati azionari. Voglio ancora sottolineare il fatto che l’Italia è un paese dalle mille risorse e che le soluzioni per raggiungere il fine sperato sono più semplici di quanto possiate pensare. Anche la speculazione stessa, (non sto parlando dell’ultima arrivata che vorrebbe lo sfascio totale del sistema) quella cioè in grado di incidere fortemente sulla tenuta di un paese, si accontenterebbe di vedere qualcosa di concreto. Poco ma concreto, in favore della sostenibilità e del rigore dei conti pubblici. Le donazioni scarseggiano……rimanendo in tema di concretezza, tanto per ricordarvelo.
Eccoci, ci siamo quota 16200/16300 è ormai ad un passo. Questa volta però non sono le banche a trascinare al ribasso gli indici, bensì gli industriali, con Fiat Industrial, Saipem, Tenaris etc etc. Il Wti che scende a ridosso dei 90 dollari è la conferma che c’è più di qualche segnale in favore di una recessione. 
Il ribasso del petrolio è una specie di QE in modo più realistico, che non solo dovrebbe andare a raffreddare i prezzi energetici, ma offrire maggiori margini di manovra alle banche centrali., oltrechè alle aziende Questo conferma ancora una  volta quanto sia stata inappropriata la strategia della Bce, che a breve sarà costretta a rivedere la propria politica monetaria. 
Per quanto riguarda la speculazione credo che abbia forzato un pò troppo la mano. Per tale ragione le reazioni a ridosso dei supporti indicati potrebbero essere anche molto violente.
Categories: Anali Tecnica, FTMIB

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    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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