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S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Parlare di politica è sempre un po’ vintage ormai, visto che i politici attuali soprattutto nostrani  hanno mostrato di essere un misto di miopia e incompetenza (NT). La politica come già detto in altri post dovrebbe essere quel “gestire la cosa pubblica” per il bene comune, quel “saper mediare posizioni” per il bene comune, quel “saper guardare le cose dall’alto con saggezza e lungimiranza” sempre nell’interesse comune.

Quindi si parla di macro tend, di long run, di futuro, di sociologia, di masse.

Abbiamo degli esempio molto eclatanti di cosa è diventata la politica italiana.

Narcisismo con un misto di egocentrismo: prendiamo un esempio molto facile da fare: Razzi. Probabilmente uno dei peggiori ma per capire dove siamo arrivati. Penso che se leggesse questo post non capirebbe nemmeno di cosa parla: per lui i concetti di macro trend (ovvero la sua pensione), long run (arrivare in parlamento e prendere il vitalizio), futuro (vacanze ai caraibi), sociologia (fatti li cazzi tua), masse (i polli da spennare) sono tutti concetti che a parte probabilmente non capire vive su se stesso, vive riferiti al proprio piccolo mondo.

Cosa volete che ne capisca di disoccupazione, di lavoro, di piano industriale, di piano energetico?

Queste purtroppo sono le persone che ci rappresentano: un misto di interessi personali, di miopia economica e sociale, di limiti culturali e di incompetenza diffusa.

Quanti pensate abbiano idea di cosa davvero serve all’Italia in questo momento? Il 20%? Sarebbe già buona cosa.

Se anni fa salivano (così si usava dire) in parlamento coloro che erano tutto sommato capaci, delle persone con un’ideologia e una visione della società, ora scendono (così si usa dire) al parlamento coloro che usano il loro tempo per fare di se stessi un brand e promuoversi politicamente.

Quelli che usano il tempo per fare, per dare, per migliorare la società non emergono, perchè ci sono quelli che usano il tempo per promuoversi e che ce la fanno.

Come direbbe “la mi nonna”: conta di più la lapa della sapa (“conta di più il saper parlare del fare).

Questa è la piaga del nostro tempo: il pensare che per fare politica basta essere furbi, scaltri, avere l’amico giusto.

Per fare politica ci vuole cultura, competenza, lungimiranza, voglia di fare, impegno personale, sacrificio familiare, antifragilità, robustezza, impegno, visione economica e sociologia, conoscenza della psicologia di massa.

Chi si avvicina più a queste caratteristiche naturalmente sono i venditori, e difatti negli ultimi 10 anni hanno dominato loro: Silvio e Matteo, gli unici due primi ministri amati dalla gente comune, perchè sanno ben parlare, sanno comunicare ai cuori e non ai cervelli. In fondo si sa gli italiani pensano di pancia, mica di testa.

Ma purtroppo il venditore è molto bravo a vendere, ma poi una volta fatta la vendita cede il passo agli operativi. E di operativi in politica ne vedo un gran pochi.

 

Categories: Miscellanea

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