MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Come sappiamo la tassazione del risparmio passerà dall’attuale 20% al 26%, per molti ma non per tutti:

L’aumento delle aliquote sui redditi di natura finanziaria dal 20% al 26%, previsto dal Dl 66/2014, decorre dal 1° luglio 2014. “

Saranno esclusi i titolo di stato.

Questo è un meccanismo molto semplice di favoreggiamento: ovvero io Stato emetto titoli di debito che tasso poco a livello di rendita così li comprano tutti. Un modo come un altro insomma per autofavorirmi.

Ma perchè nel titolo parliamo di 36 e non 26%? Semplice.

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Poniamo di mettere 10.000 euro su un conto in banca che rende l’1% lordo. Quindi 100 euro lordi l’anno.

Da questi dobbiamo togliere:

1. il 26% (26 euro) di tassazione sugli interessi lordi, quindi 100/100*26 = 26

2. lo 0,2% DEL CAPITALE INVESTITO (la renditopatrimoniale introdotta da Monti), quindi 10.000 / 1000 = 10 * 0,2 = 20

Siamo quindi a 20+26 = 46 euro. Quindi siamo al 46%!!!

 

Altro esempio: mettiamo 10.000 euro al 2% ovvero 200 euro lordi l’anno.

Da questi dobbiamo togliere:

1. il 26% (26 euro) di tassazione sugli interessi lordi, quindi 200/100*26 = 52

2. lo 0,2% DEL CAPITALE INVESTITO (la renditopatrimoniale introdotta da Monti), quindi 10.000 / 1000 = 10 * 0,2 = 20

Siamo quindi a 72 euro ovvero al 36%.

 

Altro esempio: mettiamo 10.000 euro al 3% ovvero 300 euro lordi l’anno.

Da questi dobbiamo togliere:

1. il 26% (26 euro) di tassazione sugli interessi lordi, quindi 200/100*26 = 78

2. lo 0,2% DEL CAPITALE INVESTITO (la renditopatrimoniale introdotta da Monti), quindi 10.000 / 1000 = 10 * 0,2 = 20

Siamo quindi a 98 euro ovvero al 32,6%.

 

Quindi ci rendiamo conto come la tassazione VERA sia inversamente proporzionale al tasso di interesse. Ovvero come con i tassi attuali sia massima, visto che sono prossimi allo zero.

 

Vediamo la cosa come cambia aumentando il capitale di un fattore 10.

100.000 euro al 1% ovvero 1000 euro lordi/anno -> tassazione = 100.000 * 0,2% + 1000 * 26% = 200 + 260 = 460 = 46%

100.000 euro al 2% ovvero 2000 euro lordi/anno -> tassazione = 100.000 * 0,2% + 2000 * 26% = 200 + 520 = 720 = 36%

100.000 euro al 3% ovvero 3000 euro lordi/anno -> tassazione = 100.000 * 0,2% + 3000 * 26% = 200 + 780 = 980 = 32,6%

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Quindi la tassazione dipende molto più dal rendimento che non dal capitale effettivamente investito essendo una costante in relazione al capitale.

 

Abbiamo quindi dimostrato come la tassazione sia al 46% con rendimenti dell’1% (più di quanto rende il conto in banca oggi o i btp fino quasi al 2016, per non parlare di molto più di quanto rendono i bot), ovvero praticamente il massimo tra le aliquote irpef esistenti. Alla faccia di chi dice che le rendite finanziarie andrebbero messe nel reddito: magari, purchè sia tolta la renditopatrimoniale del 0,2%.

Da questo esulano come detto i titoli di stato, che abbassano di circa 14 punti percentuali la tassazione in tutti i casi (32%,22% e 18% circa). Ovvio che poi i btp vadano a ruba no? Soprattutto in un periodo in cui la fame di rendimento è grandissima visto i tassi schiacciati e in cui le banche italiane devono “liberarsi” di un po’ di btp per far fronte a inizio 2015 al rientro dei prestiti Ltro.

Ma è solo un caso …

E questo “caso” a cosa serve: penalizzare il risparmio e premiare la spesa, quindi far ripartire l’economia facendo uno “squeeze” (spremitura) ulteriore dei conti in banca degli italiani. E far comprare Bittipi!

 

 

 

 

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