In questi ultimi giorni, leggendo alcuni articoli, un termine relativamente nuovo mi ha colpito:
L’operazione LTRO della Bce, non solo si sta rivelando insufficiente per far ripartire il credito alle imprese, ma addirittura non permette di vivere una situazione serena alle banche del nostro paese, alle prese con una vera e propria crisi di depositi. Questo ovviamente non è una critica al nostro Super Mario Draghi, ci mancherebbe, ma vuole sottolineare come nel contesto attuale, stiano giocando un ruolo determinante altre variabili, come ad esempio la fiducia nelle prospettive a medio e lungo termine, sulla quale la Bce non sembra avere più armi.
Nel post di ieri vi ho ricordato due miei articoli al fine di rinfrescare la mente su quelle che sono le manifeste contraddizioni dell’area euro.
Vorrei sottolineare che uno dei principali problemi della Grecia negli ultimi 24 mesi è stato il tasso di crescita, soffocato da una pressione fiscale inverosimile, da tagli alla spesa, ma soprattutto dai continui deflussi di capitale, che prendevano direzioni pro Germania o pro Dollaro.
L’entrata di una Nuova Dracma, avrebbe senza dubbio traumatizzato il sistema nei primi tempi, con effetti similari a quelli attuali, ma contestualmente avrebbe creato le condizioni per futuri investimenti.
Cosa ne sarebbe stato se l’Italia avesse abbandonato in questi mesi l’area Euro, introducendo la Nuova Lira?
Sicuramente avremmo visto:
- Difficoltà iniziale di accesso al credito. Magari in questo caso con una banca centrale autonoma e un appoggio esterno gli effetti sarebbero stati meno traumatici delle aspettative.
- Aumento della bolletta energetica. In questo caso, una parte della spesa pubblica sarebbe andata a rendere meno oneroso l’aumento dei costi energetici, con blocchi tariffari, simili a quelli visti in Argentina nel 2001.
- Diminuzione dei consumi interni.
- Aumento competitività verso l’esterno.
- Ritorno degli investimenti dall’esterno.
Ad oggi, grazie ai programmi di austerità, imposti dall’Unione Europea, abbiamo visto solamente le prime tre voci, con l’aggiunta dei deflussi di capitale, mentre la 4 e la 5 sembrano una chimera.
Chi sarebbe quel folle, allo stato attuale, deciso ad investire in un Paese la cui pressione fiscale sembra non smettere mai di salire? La stessa domanda può essere fatta sia per Spagna, Portogallo e Grecia.
Il vero problema è che in questa Europa nessuno ha più il coraggio di prendere decisioni sagge, ammettendo la necessità di ritornare alle origini.
Fermo restando così le cose pertanto è inutile parlare, non per mancanza di argomenti, quanto perchè a rendere testimonianza della situazione sono i grafici settimanali di borsa che qui sotto vi riporto.
Credo che il mercato abbia già parlato da tempo. Gli unici a non ammettere la verità sono i primi responsabili.di questa situazione.
Grazie e magari contribuite al blog se ne avete il desiderio.
e meno male che abbiamo un bocconiano a capo del governo, se ci mettevamo mia figlia di 8 anni 3 elementare avrebbe fatto molti meno danni!!! avrebbe fatto le cose con più saggezza di un vecchi bocconiano banchiere. A questo punto sembra sia nel libro paga della merkel non c'è altra spiegazione, e allora bisognerebbe processarlo per alto tradimento e insieme a lui napolitano. Perchè lui
Magari lo processiamo insieme alla Lega, ah già ma in questo caso si parla di furto….ahahahah<br /><br />Scherzi a parte, da fuori è difficile commentare. Francamente sono rimasto sorpreso anch'io dall'azione del Governo Monti in merito alle nuove entrate.