MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Nelle tabelle in fondo alla pagina ho voluto riassumere:
il deficit commerciale di ogni singolo paese in rapporto al Pil:
Come possiamo vedere, la Germania possiede un avanzo commerciale ben superiore al Giappone e alla Korea, mentre risalta la contrapposizione di Italia, Spagna e Grecia.

Tutto questo accade nonostante i salari medi tedeschi siano ben più elevati di Italia, Spagna e Grecia. 

Dalle tabelle successive possiamo vedere come la Germania abbia visto una crescita salariale minore rispetto agli altri, i quali non sembrano aver saputo sfruttare una situazione apparentemente competitiva.

Il grafico sotto descrive ancor meglio la situazione, in quanto si basa sul costo unitario del lavoro, ancora più adeguato, rispetto al salario lordo, al fine di fotografare la competitività:

Ad oggi, infatti, se guardiamo ai salari medi, paesi come Italia, Spagna, Portogallo e Grecia, dovrebbero attirare maggior produttività e invece sembra accadere il contrario.

Sembra quindi che a fronte di aumenti salariali superiori non sia corrisposto un aumento adeguato di unità prodotta. Tradotto significa, perdita di competitività.

Questo grafico che vedete sopra si riferisce all’incidenza delle imprese con meno di 50 dipendenti sull’economia del rispettivo Paese.

Non ci vuole molto per capire che una delle cause della perdita di competitività di alcuni paesi come l’Italia, la Grecia e la Spagna, vada ricercata nella globalizzazione.

In termini pratici per una piccola e media azienda è stato ben più difficile stare sul mercato.
Come vi dicevo qualche giorno fa, una delle fortune principali della Germania è stata proprio quella di possedere un tessuto fatto di grandi aziende, che ha saputo cogliere l’effetto globalizzazione, piuttosto che credere alla parsimonia della sua politica, con la Merkel che ci viene a dare lezioni di vita.

Detta la cosa più importante possiamo parlare poi di:

Imprenditori, i quali non hanno saputo o voluto attrezzarsi per far fronte ai problemi della globalizzazione.
Tempo fa un piccolo imprenditore mi disse: non assumo il 15 esimo dipendente altrimenti devo sottostare all’articolo 18.
Magari fra dieci anni sarebbe diventato un imprenditore con un’azienda di 300 dipendenti, ma questo non lo potrà mai sapere, in quanto lui stesso si è rifiutato di provare. 

Politica, la quale non ha fertilizzato a dovere il terreno, al fine di cogliere qualche frutto. Un esempio, la ricerca.

Vogliamo parlare di quanto spende la Germania o il Giappone in ricerca?
Il Governo Monti su questo sembra particolarmente attento, visto che con l’ultima manovra le aziende possono beneficiare di crediti d’imposta particolari, in caso di investimenti nella ricerca.

Sindacati, che mai hanno guardato oltre il proprio naso.

Giustizia e burocrazia, che rappresentano elementi avversi ad attirare capitali dall’estero, nonostante la competitività salariale, rispetto ad altri paesi.

Che dire quindi?

Per l’Italia non manca il terreno su cui lavorare:

Liberalizzazioni, articolo 18, ricerca, giustizia e fisco sono alcuni dei mezzi per favorire la crescita in senso lato.
Quante aziende che si rifiutano di diventare grandi a causa dei problemi ai quali andrebbero incontro?

Lasciandovi alle tabelle di cui sotto, ringrazio per la collaborazione il BLOG I MANARENNA, con il quale ho scambiato alcune riflessioni se non che elaborato i dati e che metterò sicuramente tra i preferiti.

nb: magari se cliccate sulla pubblicità arriveranno articoli sempre più dettagliati. Grazie

PAESE BIL COMMERCIALE/PIL
Svizzera 15,63
Norvegia 12,44
Lussemburgo 6,82
Paesi Bassi 6,64
Germania 5,62
Danimarca 5,47
Giappone 3,56
Estonia 3,55
Israele 3,01
Austria 2,95
Corea 2,77
Finlandia 1,73
Belgio 1,44
Ungheria 1,08
Irlanda 0,5
Messico -0,6
Slovenia -0,79
Francia -1,75
Sudafrica -2,86
Australia -2,86
Repubblica Ceca -3,07
Canada -3,13
Stati Uniti -3,24
Regno Unito -3,32
Nuova Zelanda -3,41
Italia -3,43
Repubblica Slovacca -3,59
Polonia -4,45
Spagna -4,63
Islanda -8,01
Portogallo -9,91
Grecia -9,95

PAESE SALARIO 2000 SALARIO 2010 DIFFERENZA
GIAPPONE 42042 43010 2,30
GERMANIA 28038 32693 16,60
ITALIA 21638 27732 28,16
USA 31549 41099 30,27
FRANCIA 26755 34965 30,69
PORTOGALLO 12266 16616 35,46
INGHILTERRA 27015 37149 37,51
SPAGNA 18593 26418 42,09
GRECIA 14189 21914 54,44
KOREA 12814 21140 64,98
PAESE SALARIO 2000 SALARIO 2010 DIFFERENZA
PORTOGALLO 12266 16616 35,46
KOREA 12814 21140 64,98
GRECIA 14189 21914 54,44
SPAGNA 18593 26418 42,09
ITALIA 21638 27732 28,16
GERMANIA 28038 32693 16,60
FRANCIA 26755 34965 30,69
INGHILTERRA 27015 37149 37,51
USA 31549 41099 30,27
GIAPPONE 42042 43010 2,30
Categories: Crisi Euro, italia

6 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    Quanti ne ho conosciuti io di imprenditori che dicono quello, 15 dipendenti.<br />1) Non hanno la stoffa per diventare grandi imprenditori<br />2) Non conoscono nulla del mercato del lavoro, altrimenti saprebbero che possono licenziare tranquillamente anche con più di 15 dipendenti. <br /><br />Senza andare sui libri di diritto, basta leggere i giornali e vedere quanti licenziamenti di massa ci

  2. Anonymous ha detto:

    Analizzando tempo fa alcuni dati sulla bilancia dei pagamenti dell&#39;Italia ero rimasto impressionato di quanto avevano pesato le importazioni dalla Germania di pannelli fotovoltaici…..! Un gran bel regalo alla Merkel e noi italiani paghiamo una componente A3 alle stelle per ripagare gli investimenti tedeschi nel settore.<br />Mauro

  3. Anonymous ha detto:

    bello far credere alla gente che togliendo l articolo 18 iniziano le assunzioni di massa(la mia è un esagerazione naturalmente).ormai da anni le assunzioni avvengono con contratti che aggirano l articolo 18 create ad hoc per questo, ma l autore dell articolo sembra non saperlo.la flessibilita,ergo precariato, in italia è realta largamente diffusa lo vuole capire o no?tolga l articolo 18 come

  4. the hawk ha detto:

    Io non sono un esperto del diritto del lavoro, pertanto riporto l&#39;art.18 nel calderone delle cose da fare per snellire il sistema. So solo che il sottoscritto è stato vittima di un licenziamento collettivo, si è rimboccato le mani, non ha chiesto niente agli ammortizzatori sociali ed eccomi di nuovo qui. Con molta probabilità se la società nella quale lavoravo, avesse potuto mandare a casa le

  5. Anonymous ha detto:

    bellissimo contributo, grazie.<br />vorrei aggiungere che un fattore rilevante che incide sui flussi di cassa italiani è il peso del settore pubblico specialmente al sud, dove il ricorso alle assunzioni pubbliche come ammortizzatore sociale ha generato mostri come la regione sicilia con 19000 dipendenti al costo medio di 43000 euro.<br />Fino a 15 anni orsono parte del loro reddito contribuiva a

  6. the hawk ha detto:

    Direi che sei stato più bravo di me nel descrivere e sintetizzare il problema…..bravo davvero e grazie

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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