MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Sarko incontrerà Angela il 9 gennaio a Berlino.
Mario vedrà Angela l’11 gennaio a Berlino.
Mario vedrà David il 18 gennaio a Londra.
Angela vedrà Mario, insieme a Sarko il 20 dello stesso mese a Roma.

Dall’incontro avvenuto ieri tra Mario Monti e Sarkosy ho capito una cosa importante:

  • Nonostante le risate di novembre, la Francia è più dalla nostra parte che da quella tedesca. Quindi 4,2 mld di dollari di Pil contro 3 scarsi. Tanto per capire il peso in campo.
Qualche giorno fa leggevo questo articolo sul settimanale The Spiegel 

In questo articolo si percepisce la gravità del debito pubblico paragonandolo addirittura al classico schema Ponzi. Quello che stupisce è che a questa gravità non viene assolutamente sottratta la Germania, che anzi entra a tutti gli effetti fra i protagonisti in negativo dei paesi meno virtuosi. Stiamo parlando di un giornale autorevole e per lo più tedesco.
Secondo The Spiegel la Germania ha sperperato soldi tra gli anni ’70/’80 ipotecando il futuro delle nuove generazioni, se guardiamo alle assunzioni pubbliche fatte in quegli anni, mentre il sistema pensionistico e sanitario, non riesce tutt’oggi ad autofinanziarsi per il 15% del proprio fabbisogno. Il debito tedesco è il terzo più alto del Mondo.
Il pensionamento dei baby boomer porterà questa percentuale a salire notevolmente, tanto che si stima un montante di debito futuro pari a 5000 mld di euro, portando il rapporto a quasi il 280% del Pil.

Inoltre il settimanale ammonisce sul fatto che il Governo non è stato capace di sfruttare questo anno di crescita per dare una seria sterzata al rapporto debito/Pil. Anzi, se la crescita di questo fosse rimasta in linea con la media Europea, non ci sarebbero stati motivi per essere tanto allegri, in quanto il rapporto sarebbe stato preoccupante.
Questo significa, dico io, che la Germania non può assolutamente permettersi una recessione, la quale potrebbe avvenire in caso, di programmi austeri senza guardare alla crescita, o magari in caso di fuoriuscita dall’Euro, sposando il Super Marco.
Fermo restando la situazione attuale, la Germania dovrà mettere le mani sul sistema pensionistico, il quale è molto più dispendioso del nostro.
L’Italia, infatti si è mossa per tempo, in un campo, fra i più delicati e complessi, anticipando quello che altri dovranno fare. Adesso le carte in regola ce le abbiamo noi.

Prendo atto poi, che in Germania, il partito Liberale, che nel 2009 aveva raggiunto il picco massimo del 15% e che è determinante ai fini della coalizione attuale, è sceso nei sondaggi di questi giorni al minimo del 2%.
Volete sapere quali sono state le ragioni principali?
Ebbene, la prima è da ricercare nella loro determinazione a ridurre la spesa pubblica nei periodi di maggior crisi, a tal punto che la Merkel gli ha dovuti umiliare, rifiutando nuovi tagli.
La seconda, e forse la più significativa è stata la scarsa chiarezza nell’affrontare la crisi dell’Euro. Teniamo conto che il partito Liberale è quello più ostile ad interventi esterni a favore dell’Europa.

Insomma anche i tedeschi chiedono chiarezza al Governo, nella risoluzione dei problemi che da mesi stanno ormai creando sfiducia e sopratutto paura, in tutta Europa.

Ci sarà un motivo per cui la SPD (molto più aperta ad una risoluzione solidale del problema Euro) in questi ultimi mesi ha raggiunto quasi la CDU, attestandosi al 31 contro il 34 percento?
Molti esponenti della SPD sono ad esempio favorevoli agli Eurobond.

Dal 9 al 20 di Gennaio, la nostra Europa vivrà una delle fasi più delicate della sua storia. Pertanto credo sia stato utile descrivere il clima politico e mediatico presente in Germania.

Il nostro Super Mario credo sia stato determinante al compimento dell’agenda dei prossimi giorni.

Il disegno del nostro Premier mi è piuttosto chiaro:

  1. Compito a casa oltre le richieste.
  2. Mercati che non reagiscono come dovuto, da far ricadere il sospetto sulla Germania.
  3. Mettere con le spalle al muro la cancelliera tedesca, per un chiarimento definitivo.

In questi giorni il ministro Passera è stato piuttosto chiaro sul ruolo che dovrebbe avere la Bce. Questo ovviamente è il parere anche di Monti.
Avrete notato infatti, che i ministri di questo Governo sono molto avari di parole. Pertanto credo che certe esternazioni non sono fatte a caso e che siano dei semplici apripista, al fine di spianare le tematiche che verranno affrontate negli incontri bilaterali e trilaterali.
Altrimenti tutta questa determinazione di Sarkosy nel prendere a braccetto il nostro Premier sarebbe inspiegabile.

Chissà quindi la Merkel a cosa starà pensando in questi giorni? Cedo o non cedo, mi ammorbidisco o continuo a deludere i mercati favorendo oltretutto la fiducia nel debito tedesco?

Direi che un atteggiamento rigido, alla luce del quadro politico e soprattutto dell’evoluzione mediatica degli ultimi giorni, non è proprio scontato. Questo atteggiamento ambiguo ha dimostrato di far crollare i consensi nel partito Liberale, mentre quello della Merkel non sta certo guadagnando terreno.

Pertanto credo che da questi incontri la cancelliera tedesca dovrà sicuramente prendere una decisione concreta, in quanto pressata oltre il solito da nostro Super Mario che adesso più che mai sembra determinato a fare sul serio.

Credo che i mercati da qui al 20 di gennaio vivranno giorni frenetici, passando da un eccesso all’altro, mentre non verranno meno dichiarazioni pro o anti Euro.

Personalmente non voglio credere alla teoria del Super Marco, anche se sono certo che da qualche parte della Svizzera verrà stampato in previsione di un’emergenza.
Credo piuttosto che l’Europa Unita, politicamente ed economicamente sia la soluzione vincente. Decisioni contro tale scenario, finirebbero per recare danni inimmaginabili a tutti gli Stati, in quanto sarebbe proibitivo richiedere la fiducia al mercato.

Quando Mario Monti dice che l’Europa deve crescere insieme dice parole sacrosante.

Con questo ci sentiamo Lunedì e se volete che questo blog sopravviva guardate un pò di pubblicità

Categories: Crisi Euro

One Response so far.

  1. daniele ha detto:

    Continuo a credere che l'unione politica europea resterà un'illusione.Troppo diversi ed eterogenei i popoli europei.Che vogliano fare?Gli URSE (vedi URSS).La fine è quella, inevitabile.L'europa unita sta solo nelle menti e nei sogni socialisti della francia per contenere e contrastare la grande CERMANIA.Calare dall'alto quello che invece dovrebbe partire dal basso, non ha

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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