MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Quindi, dopo aver riletto i post degli ultimi giorni, relativi agli scenari probabili che si presenteranno davanti a noi, potrei concludere che nel 2012 vedremo:

Un ritorno all’Euro?

Mi sono soffermato sui dati relativi al deficit commerciale americano nei confronti dell’Eurozona.
Ebbene, non mi resta che fare gli auguri alla speculazione volenterosa di massacrare la nostra moneta.
Anche quest’anno, infatti, gli Stati Uniti, presentano un saldo negativo di oltre 110 mld di dollari.
Di questi 100 mld di deficit contro l’Eurozona, 50 appartengono alla Germania, 15 all’Italia e 10 alla Francia.
Continuate quindi a svalutare l’Euro e non oso pensare al peggioramento dell’interscambio con l’estero degli Stati Uniti.
Contro Cina il deficit commeciale, quest’anno ha toccato un nuovo record con oltre 280 mld, mentre sale oltre i 110 mld nei confronti dei paesi Opec.
Insomma ci sono tutti gli elementi per fare i miei più sinceri auguri, a chi ancora si sta ostinando a sparare M……sull’Euro e a considerare il Dollaro un bene rifugio.
Ovviamente non sto qui a darvi i dati della Gran Bretagna.

Maggior disciplina, pulizia e fiducia?

Almeno per quanto riguarda l’Europa direi di sì, se non assisteremo a qualche colpo di testa di Merkosy e di Berlusconi, quest’ultimo, al fine di sollevare la tensione politica.
Non credo che l’Europa potrà permettersi colpi di testa.
I paesi dell’Unione hanno intrapreso da tempo politiche di austerità. La convergenza fiscale dell’Unione ha compiuto un passo importante, mirando al pareggio di bilancio per trattato.
Questo ha creato ad oggi aspettative molto negative riguardo alla crescita dell’Europa. Aspettative negative significa, minori pretese dei mercati, in termini prettamente finanziari.
Maggiori risorse, a mio parere, potrebbero nascere proprio dalla ricerca della competitvità verso l’esterno, a maggior ragione favorita da un cambio favorevole.
Quindi terrei un occhio aperto rivolto al fattore sorpresa.
La stessa disciplina ad oggi non può essere riscontrata in quei paesi alle prese con politiche quantitative aggressive, come Usa, Gb e Giappone. In quelle aree, il fattore inflazione potrebbe giocare un ruolo avverso.
Il sistema bancario, in particolar modo quello europeo, nel 2011, sembra aver fatto la pulizia necessaria, dopo la ristrutturazione volontaria del debito greco, mentre la Bce, sembra aver fornito mezzi idonei, per superare le difficoltà che si presenteranno da qui ai prossimi tre-cinque anni.
Ciò dovrebbe permettere al mercato e soprattutto ai risparmiatori, di ritrovare quella fiducia perduta all’indomani della ristrutturazione greca. Tradotto: riduzione degli spread.

Mai dimenticare gli emergenti

I mercati emergenti ad oggi rimangono sempre, quelli a possedere i migliori requisiti per una crescita sana. In questo caso ci troviamo in presenza di Stati alle prese con un debito assai minore, rispetto alla media. I mezzi a disposizione di Cina e Russia nel rilanciare la crescita dall’interno, sono ben superiori a quelli presenti in Europa e negli Stati Uniti. Inoltre gli aumenti salariali, permetteranno a questi mercati di rappresentare un importante serbatoio per le importazioni.

BUON 2012

Categories: Previsioni 2012

One Response so far.

  1. Tenec ha detto:

    Grazie Andrea, come sempre molto equilibrato.<br />Buon anno anche a te e a tutti i tuoi lettori

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

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