MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Si sta per concludere un anno orribile per i mercati azionari, ma soprattutto per quelli obbligazionari.
La borsa di Milano dall’inizio dell’anno perde oltre il 27%, mentre il robustissimo Dax se la cava con un -17,40.
Una vera figata se contorniamo il tutto con l’andamento medio dei Bond europei, la cui perdita è compresa tra il  2 e il 4 percento, cedole incluse.
Ancora una volta il miglior investimento si è rivelato l’Oro con un + 16 percento comprensivo dell’effetto dollaro, ma se andiamo sulla media delle commodities dobbiamo subire una perdita tra il 6 e l’11 percento.
Se a tutto ciò sommiamo il coefficiente inflazione direi proprio che il corrente anno non è stato fra quelli che si possono ricordare con grande nostalgia.

Adesso basta, parlare di numeri passati, essi non servono per il futuro, ma solo a verificare come ci siamo comportati in tale contesto.

Non voglio parlare nemmeno degli eventi accaduti nel 2011 perchè altrimenti rischierei di scrivere un libro.

Coloro che volessero leggere le previsioni che avevo fatto 12 mesi fa eccole qua:
PREVISIONI 2011

Nella sostanza, è lecito affermare che il 2011 sia stato un anno all’insegna del deleveraging? 

Sicuramente tra luglio ed agosto si sono scatenati alcuni fattori che hanno obbligato a ridurre la leva finanziaria.

In primo luogo il costo per tenere in piedi certe operazioni è salito oltremisura a causa delle difficoltà a ricorrere al credito sul sistema finanziario, con le banche a corto di liquidità e alle prese con la ristrutturazione del debito greco.

Tutto questo a mio parere non può altro che far bene ai mercati, in un’ottica di lungo raggio.

E’ lecito pensare che il 2012 sarà un anno all’insegna della disciplina finanziaria?

L’Europa sotto questo punto di vista la ritengo più avanti e sicuramente ben attrezzata.

Disciplina finanziaria e fiscale non è necessariamente sinonimo di ribassi per le borse e per la valuta. Spesso si è rivelato il contrario, in quanto disciplina significa anche fiducia.

Potrebbe essere questo l’elemento chiave dei mercati per il prossimo anno.

All’inizio del 2011 il destino sembrava ormai chiaro in tema di debiti sovrani europei. Il grosso ormai si è manifestato e molti stati europei hanno intrapreso la strada della convergenza ai parametri che dovrebbero portare ad un maggiore equilibrio, Grecia e Portogallo permettendo.

In assenza del famoso Super Marco (premessa essenziale vista l’ambiguità della “big fat ass”), infatti, gli spread saranno destinati a ridursi, con effetti virtuosi sui bilanci pubblici.

A questo dobbiamo aggiungere l’elemento chiave più importante, attenendomi alle dichiarazioni fin qui fatte dalla Bce e dall’UE:
DRAGHI che va associato a EFSF, ESM e FINE RISTRUTTURAZIONI PRIVATE.

La Bce infatti ha annunciato la settimana scorsa l’intenzione di allungare temporalmente i prestiti alle banche.


L’Efsf verrà potenziato attraverso FMI e stati sovrani.


Si è ribadito la volontà di non chiamare più i privati alla ristrutturazione volontaria. 

Questi tre fattori nel suo insieme dovrebbero essere uno stimolo per le banche a sottoscrivere debito ad alto rendimento, all’interno dell’area Euro. In realtà questa non è altro che una ricapitalizzazione occulta del sistema bancario. Mi spiego meglio.
La banca X si finanzia allo 0,5 dalla Bce per investire al 5%. Alla fine dell’anno il 4,5 sarà utile per la banca. Chi avrà contribuito? Noi tutti, pagando gli interessi sul debito. Semplice no?

Questa non è altro che un’operazione di QE lecita per la Bce.

Alla prossima

Categories: Previsioni 2012

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