MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Sono molto deluso da questi sbalzi di patriottismo sfoderati non solo da Berlusconi, ma anche da intellettuali indipendenti. Sembra proprio che l’Italia, abbia, o stia scegliendo la strada dell’orgoglio nazionale.
Nessun altro Stato può interferire sulla politica e il destino di un altro paese sovrano, questo è ovvio, ma il tema di questi giorni non è proprio il caso dell’Italia.
Noi apparteniamo ad un’unione monetaria, regolata da dei trattati ai quali tutti i paesi si devono attenere, nel bene o nel male, a meno che non si decida di percorrere strade diverse.
Come il lettore più attento avrà percepito, i dictat imposti dall’Ue, ma soprattutto da Francia e Germania, non sono altro che delle rassicurazioni chieste all’Italia, al fine di dare il via alla tipografia europea in stile Fed.
Una volta messi in piena tranquillità la Francia, ma soprattutto la Germania, e dato via all’Efsf, il vantaggio che l’Italia ne otterrebbe rispetto al sacrificio chiesto (che poi non è un sacrificio, ma una garanzia per tutti noi cittadini, in particolare i giovani), sarebbe incommensurabile. Pensiamo solo alla discesa dei tassi che ne deriverebbe.

Purtroppo, invece, in queste ore si sta respirando un’area un pò troppo anti europeista, in quanto molti italiani si sentono offesi dal siparietto tra la Merkel e Sarkosy di domenica scorsa.

Gli italiani non si devono sentire affatto offesi, ma addirittura coccolati, se penso alla telefonata della Merkel fatta la settimana scorsa al Presidente Giorgio Napolitano a causa delle preoccupazioni in merito alla stabilità politica del nostro Paese.

Grazie a loro Berlusconi è stato messo con le spalle al muro e messo nell’impossibilità di raccontare balle un’altra volta, all’Europa ma soprattutto agli italiani.

Qualcuno dirà: “eh ma avevamo fatto già ben due manovre, ma che vuole l’Europa da noi”?


Quante volte il sottoscritto ha criticato la manovra dicendo che non era strutturale né tanto meno credibile?


Quante volte ho sostenuto che si doveva andare a riformare le pensioni (suggerito anche nella lettera della Bce) al fine di garantire un equilibrio, ma soprattutto un futuro ai giovani che non trovano lavoro nemmeno a pagare? 


Quante volte ho sostenuto una patrimoniale che andasse ad abbattere il debito, ma soprattutto a redistribuire la ricchezza, attraverso un alleggerimento del costo del lavoro o della pressione fiscale dei meno abbienti che non riescono ad arrivare alla fine del mese?

Niente di tutto questo è stato fatto. 

Mi sento preso in giro io, che sono un italiano, figuriamoci l’Europa o la Germania, che fino ad oggi hanno dato credito al nostro Bel Paese.
Forse grazie all’Europa, Berlusconi sarà costretto a dimettersi, fra poche ore o forse no, (e il mio sogno si realizzerà) ma un consiglio che mi sento di dare agli italiani è quella di non sposare assolutamente la causa dell’orgoglio nazionale. Quello magari utilizziamolo per assicurare alla nostra Italia la massima credibilità agli occhi dell’estero. Utilizziamolo per moralizzare il Paese, assicurare i doveri fiscali del cittadino e un futuro ai nostri figli.

Tirare troppo la corda nei confronti di paesi ben più virtuosi di noi potrebbe dar luogo ad un disegno poco rassicurante per tutti noi italiani.

La Merkel in primis, stanca dei nostri atteggiamenti strafottenti e lontani dal comprendere la situazione reale, potrebbe un domani decidere di sposare la via più semplice e più cara ai propri elettori.

Sganciarsi dall’Euro, insieme a Francia e paesi nordici, introducendo una nuova moneta che potrei chiamare Corona, Marco o Franco che sia.

A quel punto, in un sol colpo sia la Francia che la Germania avrebbero risolto tutti i loro problemi di natura bancaria e non, mentre gli stati meno virtuosi, rimasti all’interno dell’Euro perseguirebbero politiche necessariamente espansive al fine di riprendere la necessaria competitività, con l’aggiunta di ritornare credibili agli occhi dei mercati. E’ ovvio che la Bce rimarrebbe all’interno dell’Euro con funzioni paragonabili alla Fed. Guarda caso un italiano alla presidenza, Bini Smaghi che non si vuole dimettere, etc etc.
E’ chiaro che per i paesi rimasti all’interno dell’Euro, le cose si complicherebbero e non poco a causa di una svalutazione violenta contro la nuova moneta nord europea, che finirebbe per creare un’inflazione a due cifre, almeno nei primi anni di vita.
Addirittura paesi come la Germania e la Francia, avendo debiti contratti in Euro, finirebbero per alleggerire il rapporto debito/Pil nel tempo, mentre il cambio alla pari (ovviamente) tra euro e moneta X finirebbe per essere concesso solo ai cittadini residenti dei paesi interessati. Altra cosa invece sarebbe per chi avesse equity, che in tal caso favorirebbe in prima battuta gli azionisti dei paesi virtuosi, appartenenti alla nuova moneta.

Allora signori miei: ma di cosa vogliamo parlare? Ancora di storie campaniliste, che per l’Italia hanno rappresentato solo un freno, oppure è arrivata l’ora di cambiare veramente?
Se avete gradito l’articolo, magari, guardate un pò di pubblicità che al blog non fa male. Grazie

12 Responses so far.

  1. Pigreco San Trader ha detto:

    Magari scendesse l'euro. ma non scende neanche con le cannonate, questo tipo di cannonate di incompetenza berlusconiana pura, la Germania ha tutto il vantaggio di tenerlo alto ed è il contrario di quello che scrivi. E' la prima che non mollerebbe questo super euro che non accenna a mollare un pips. Con un euro basso saremmo noi ad avere più competitività. Chiaramente e riparterebbe la

  2. Anonymous ha detto:

    Riformare l`eta` pensionabile e portarla a 67 anni indistintamente e` un intervento che ha la stessa logica dei tagli lineari.<br /><br />Se proprio bisogna sitemare il sistema pensionistico bisogna andare a spulciare il bilancio dell`INPS per vedere quali sono le casse in attivo e quali in passivo e cosa si scopre ?<br />Sempre la stessa storia: parasubordinati e dipendenti hanno la cassa in

  3. the hawk ha detto:

    Rispondo prima all&#39;Anonimo: <br />elevare l&#39;età pensionabile a 67 anni non significa doverlo fare in modo indiscriminato. Ci sono dei lavori che oltre una certa età non possono chiaramente essere fatti, questo sia ben chiaro.<br /><br />I motivi del perchè del QE sono da ricercare nella polverizzazione che le banche hanno fatto dei nostri soldi. Ho già scritto in un post di recente come

  4. Anonymous ha detto:

    Brevemente:<br /><br />1.Finanziare l`INPS era una provocazione.<br /><br />2.L`inflazione REALE negli ultimi 15 anni era ed e&#39; un PROBLEMA.<br /><br />3.Solo una infinitesima parte del QE fatto sarebbe bastato a garantire i correntisti.<br /><br />4.Le banche sono fallite, gli stati dovevano nazionalizzarle e garantire SOLO i correntisti.<br /><br />5.LA BCE e` un ente PRIVATO che fa gli

  5. the hawk ha detto:

    Via dai, ma perchè quando si parla di elevare l&#39;età pensionabile, già si dice tagliare le pensioni.<br /><br />Io non ho parlato di tagliare gli stipendi, anzi il contrario. Una patrimoniale andrebbe a sostituire risorse che lo stato assorbe ai lavoratori (aliquote ed altro) redistribuendo quindi la ricchezza. <br /><br /><br />La Bce privata o pubblica è la Bce e le regole monetarie non le

  6. Pigreco San Trader ha detto:

    Fatto 100 quello che un paese civile può dare per le pensioni ed N il numero di pensionati aventi diritto per età e non per altri meriti e divisa in due categorie pensionistiche una per chi non ha lavorato invalidi casalinghe o professionisti categoria A ecc e una per chi ha ..contribuito ma sempre in minima parte e mai totalemnte per quello che realmente servirebbe categoria B le pensioni

  7. the hawk ha detto:

    Basterebbe che mettessero un tetto massimo. Giusto che chi ha contribuito di più abbia di più nei limiti dell&#39;etica

  8. Anonymous ha detto:

    La Francia sarebbe un paese più virtuoso di noi?<br />Forse più furbo, più leccaculo….ai tedeschi; ma non direi più virtuoso. Aspetta che esplodano bene i casini delle loro banche!!!<br />E dovebbero dire a noi cosa fare?<br />La manovra è chiara, giù berlusconi, su un governo tecnico succube dei burocrati, che tagli e riduca le risorse per lo sviluppo. Affossiamo l&#39;Italia e poi la

  9. the hawk ha detto:

    &quot;Questo è l&#39;errore di Berusconi, aver fatto i cavoli propri e aver svenduto l&#39;Italia.&quot;<br />Ebbene dimmi se questo ti sembra poco. In un paese democratico e civile questa maggioranza sarebbe andata via già da tempo. Abbiamo un governo il cui elemento determinante è uno che potrebbe stare in ogni dove al di fuori del Parlamento e che puntualmente sputa sulla bandiera italiana. <

  10. Anonymous ha detto:

    …lavorare fino a 67 anni….mi starebbe anche bene se fossi certa di stare bene in salute…perchè oggi a 49 anni, soffro già di cuore, di tiroidite di hascimoto, di pressione arteriosa e qualche altra cosina che non sto ad elencare….spero di non morire prima di quell&#39;età…ma non credom hanno detto che la vita si è allungata…ed allora tanti auguri a tutti…..

  11. Luca ha detto:

    Premesso che sono d&#39;accordo sul discorso che il governo dovrebbe rispondere con qualcosa di più serio e duraturo (ma non ne faccio un discorso politico, penso che con l&#39;opposizione al governo sarebbe lo stesso visto che sono allo stesso modo divisi e corporativisti, e non a caso si pensa al governo tecnico per lavarsi le mani), non condivido varie parti del post.<br /><br />La Francia non

  12. the hawk ha detto:

    Grazie Luca per il tuo commento. Personalmente non conosco ancora un Paese che non tiri l&#39;acqua al proprio mulino.<br />Francia e Germania al momento sono gli unici che possono permettersi di fare la voce grossa in questo momento. <br />Forse ti sta sfuggendo il fatto che Francia e Germania entro il 2013 attueranno un&#39;identico sistema fiscale per le società. In poche parole stanno

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

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