L’altro giorno in un intervista Mario Monti diceva, che per fare una manovra necessaria e credibile il Governo avrebbe dovuto fare una cosa contraria alla Sinistra e una contraria alla Destra.
In sostanza, anche se non entrò nello specifico, si sarebbe dovuto agire sulle pensioni e sui grandi patrimoni.
Il problema di questo Governo è che non sembra nemmeno trovarsi d’accordo sulle cose contrarie alla Sinistra.
Leggo questa mattina che la Lega ha già messo le mani avanti sulla proposta di Berlusconi di portare l’età pensionabile a 67 anni, alla quale tutti i paesi europei sembrano volersi adeguare. La Lega infatti si è sempre dichiarata ostile a metter mano sui futuri pensionati, dando la netta impressione di voler remare contro all’obiettivo di riportare l’Italia nel ruolo dei grandi.
Così dopo il niet probabile della Lega, i FLI e i CDU si sono fatti avanti, assicurando la loro approvazione, nel caso però che Berlusconi subito dopo rassegni le dimissioni.
Insomma, ecco il solito giochino che abbiamo visto ormai da molti mesi.
Sarà Berlusconi, in caso che la Lega non cambi idea, di acconsentire alle richieste di una parte dell’opposizione per il bene dell’Italia?
Sarà capace almeno questa volta di proporre una patrimoniale in grado di abbattere il debito pubblico e di trovare le risorse per varare un piano di sviluppo credibile?
Sono domande alle quali mi è davvero difficile trovare una risposta.
L’unica cosa che so è che il tempo scorre troppo velocemente e che il trovarsi d’accordo, per un bene comune all’intero Paese, non è virtù di questa maggioranza.
Questa volta, se si arrivasse a chiedere la fiducia per l’approvazione di una riforma pensionistica ed altro, la vedrei molto dura e pericolosa.
Mi auguro che almeno questa volta prevalga il buon senso, altrimenti la Grecia è sempre più vicina in quanto il mercato ha smesso di darci credito già da molti mesi.
Per quanto riguarda i mercati è da segnalare questa mattina un buon risveglio delle piazze emergenti, mentre in Europa prevale un senso di incertezza, accompagnato da segnali di debolezza da parte del mercato italiano.
L’indice Dax continua a lavorare su resistenze importanti come quelle evidenziate nel fine settimana tra 6000 e 6070.
