MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

La sostanziosa reazione dei mercati, in particolar modo di quelli europei, è durata al massimo due ore. Poi una contrazione continua è finita in tragedia. Questa volta è toccato alle banche francesi, sulle voci di un declassamento, di fallimenti di alcune controllate, di nuovi buchi neri etc etc. Insomma, oggi c’erano per tutti i gusti.  La realtà è che le banche francesi a differenza della maggioranza di quelle italiane, si trovano ancora ben al di sopra dei minimi registrati nel marzo 2009. Sempre le banche francesi sono quelle maggiormente esposte al sistema Italia, oltre ad essere molto attive in operazioni strutturate. La realtà dei fatti è che stiamo assistendo ad un attacco violento al sistema bancario, dello stesso calibro visto nel 2008. 
Un calo degli indici di oltre il 20% dall’inizio di Agosto. Questo, inevitabilmente, si porta con sè una serie di avvitamenti tecnici che spingono a vendite forzate a prescindere dalle valutazioni di fondo. E’ molto facile che qualche moscone europeo (ricordando un termine del blog Il Grande Bluff in materia di fallimenti bancari americani) se la stia passando poco bene, visto il venir meno improvviso di equilibri rispettati per oltre due anni. Già mi vengono in mente le parole del tipo: strike, put, cds, otc etc etc. Vendite come quelle viste dall’inizio di agosto non possono essere annoverate tra le classiche inversioni. Queste sono vendite forzate, atipiche per il mese di Agosto e che trovano assorbimento solo su livelli impensabili fino a due settimane fa. Alcuni mosconi stanno facendo cassa al fine di adempiere a contratti prefissati con altre contrporti. Lo spezzarsi di questa catena comporta sorprese poco gradevoli, ma riguardano principalmente settori come quello finanziario sul quale ho già detto da tempo la mia……..ECONOMIA DI CARTA VS ECONOMIA ESSENZIALE. Nel frattempo Wall Street archivia una pesante seduta rimangiandosi tutto l’effetto Bernanke. 
Qui sotto il grafico dell’indice FTSEMIB

Come possiamo vedere ci troviamo circa un 20% scarso dai minimi di marzo 2009.

Categories: Crisi Euro, FTMIB

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    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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