L’indice FTMIB40 sta per archiviare il mese di giugno con un calo del 5,90%, sfiorando i minimi di forza comparativa nei confronti dell’Eurostoxx50, che risalivano al lontano marzo 2009. Sono ben 18 mesi che il nostro indice oscilla tra un massimo di 23000 e un minimo di 18000 punti. Area di equilibrio quindi tra 20500 e 21000, con punte massime e minime del 10%. Una direzionalità molto bassa per un indice periferico come il nostro. La situazione tecnica di lungo presenta aspetti negativi da non trascurare.
- Le medie settimanali più importanti si trovano ancora ben al di sopra tra 21000 e 21500.
- Il Macd settimanale è entrato in territorio ribassista.
- La direzionalità (nonostante la consapevolezza che ci troviamo in presenza di un movimento laterale di lungo come precedentemente descritto), rimane in fase ascendente e sopra i livelli di allarme.
Questi sono elementi sufficienti per tenere un atteggiamento diffidente.
Alla situazione di lungo si contrappone uno scenario di breve in fase di miglioramento, quando con questa definizione dobbiamo intendere una pausa di riflessione, o meglio di arresto temporaneo della fase negativa. La stessa riprenderebbe in caso di mancata tenuta del supporto di breve posto a 19600. In questo caso vi sarebbe un tentativo sul più importante supporto dei 18600 punti.
Altro elemento da considerare è la fase di momentum a lungo, che rimane negativa.
Osservando il movimento intrapreso dall’indice negli ultimi tre mesi possiamo individuare una prima resistenza a quota 20200. La rottura di questo livello potrebbe dare avvio ad una fase di recupero fino a quota 21000/21050.
