MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Sicuramente mi incazzerei peggio di una iena che non mangia da una settimana, e questo sarebbe il primo biglietto da visita per trattare con le autorità di governo, le parti sociali, i cravattari del Fmi e soprattutto gli incompetenti dei commissari Ue, che hanno dimostrato di non avere mezzi idonei per aver prevenuto tutto ciò. Solo quest’ultimo punto basterebbe a giustificare il fallimento dell’Euro.

Fossi quindi un cittadino greco imporrei le seguenti misure, in quanto è finito il tempo delle proposte:

Riforma del sistema pubblico e pensionistico: solo con questa taglierei una buona parte della spesa pubblica, colpendo i corresponsabili della tragedia greca, ossia dipendenti e dirigenti statali, i cui stipendi sono lievitati a dismisura rispetto alla crescita potenziale del paese. Tetti massimi di pensione e riforma drastica parallela, al fine di adeguare il tutto alla crescita demografica zero, ormai presente da oltre un decennio.

Privatizzazione in forma di public company con incentivi ai cittadini greci: magari in forma graduale, al fine di non svendere gli asset di stato a compagnie e banche estere. Questo dovrebbe essere accompagnato parallelamente dal punto successivo.

Azzeramento degli interessi sul pacchetto di aiuti e contemporanea ristrutturazione del debito: dalla quercia non nascono le cigliege. La Grecia e soprattutto l’amministrazione degli ultimi dieci anni è stata la prima responsabile della situazione fallimentare del debito, ma l’Europa non è legittimata a lavarsi le mani, in quanto come accennato prima, non è stata in grado di controllare e tanto meno di prevedere un caso simile.

Per com’è la situazione oggi, non c’è scampo: più si traccheggia e peggio è, visto che ormai siamo ben oltre il punto di equilibrio.

Un azzeramento degli interessi sugli aiuti, già basterebbe a riportare il deficit su parametri umani, mentre la ristrutturazione del debito, magari, allungandolo dai 3 ai 5 anni renderebbe le privatizzazioni e le riforme quantomai efficaci.

Fossi quindi un cittadino greco non smetterei la mia incazzatura fino a quando non vedrei “equità”.

Il fatto è che, se fossi un cittadino greco, purtroppo, sarei una minoranza, se guardo alle reazioni della gente non appena si tolgono dei privilegi insostenibili e non meritati. Le mie proposte quindi non farebbero altro che sollevare ulteriore caos e proteste.

Ma i banchieri continuano a giocare al Monopoli per salvare i loro interessi, sapendo benissimo di scavare la fossa alla Moneta Unica e alla stabilizzazione sociale del vecchio continente.

La Grecia ristrutturiamola, prima che sia troppo tardi.!!! Chi minaccia scenari apocalittici è in conflitto di interessi e parla per tirare l’acqua al suo mulino.

Quando Lehman saltò a “gambe all’aria” (visto che si fanno tali paragoni) vi erano oltre 630 mld di passività e 650 mld di attività. Quest’ultime al valore di mercato provocarono buchi per 200 mld circa.

Le passività della Grecia sono la metà, il paese non fallirà (lo hanno dimostrato l’Argentina e la Turchia), ma ripartirà da basi più solide, mentre il buco finale (che non arriverà a 60 mld), verrà ricompensato con la maggior trasparenza e dinamicità del sistema europeo. Inoltre, a differenza del caso Lehman il rischio questa volta sembra essere meglio distribuito fra le varie controparti.

E’ l’ora del coraggio

Siete invitati a seguire un pò di pubblicità su questo blog se volete sostenermi. Per chi contribuirà direttamente sarà inserito nella mia mail list per le proiezioni del terzo trimestre che invierò in data 30 giugno.

Categories: Grecia

Comments are closed.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
  • Siti

     Consulenza Vincente



  • License e Copyright

    Licenza Creative Commons

    Il blog e i relativi post sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.