MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

I segnali sono al ribasso……….punto e basta!!!

Per trovare segnali di vendita come quelli nati in questi giorni devo risalire all’Aprile-Maggio 2010.
Forse saranno falsi segnali? Per questo non possiedo la sfera di cristallo.
L’unica cosa che posso dire è che difronte a tali segnali non si compra, nè ci si gonfia come palloni, dando dello stupido o dell’ignorante, a chi in questo momento preferisce essere avverso al rischio.
Coloro che ad oggi si gonfiano sono gli stessi che due anni fa sparavano letame a tutto spiano e che purtroppo non hanno compreso il cambiamento della dinamica del ciclo economico alla luce di quanto accaduto dopo Lehman.
Dalla volontà di Angela Merkel nel rivedere il trattato, addossando agli investitori privati il peso di una ristrutturazione del debito dei paesi in difficoltà, alle più recenti tensioni petrolifere, sarei io uno stupido, se mi ipnotizzassi difronte ad alcuni dati economici, che si attendevano da oltre un anno.
Per circa due anni l’economia ha stentato e non poco a riprendersi, mentre la disoccupazione sembra solo adesso reagire.
Parallelamente i mercati azionari sono stati iper-bullish.
Adesso che l’economia sembra incanalata verso un binario di crescita, a cosa guarderanno i mercati?
Il fattore della liquidità facile è stato l’unico che ha determinato positivamente l’andamento dei mercati.

Adesso:

  1. La Bce si appresta ad affrontare una politica più restrittiva
  2. La Germania sembra voler accelerare il processo di trasparenza in merito ai conti pubblici dei Piigs e non vuole più prendersi rischi tali, da destabilizzarsi al suo interno.
  3. La Fed che esterna generosità in favore dei mercati, ma che sotto sotto sta studiando il modo con il quale porre fine ai QE.
  4. Il fattore petrolio che andrà inevitabilmente a penalizzare i margini aziendali, ma soprattutto la capacità di spesa dei consumatori.
  5. Inflazione crescente. Solo questo fattore basta per stare sugli attenti, pensanso all’atteggiamento delle banche centrali difronte al problema, ma soprattutto della Germania, che ha sempre gradito contenere il rialzo dei prezzi, a qualsiasi costo.
  6. Gli asset azionari non sono più in sottopeso come alcuni mesi fa…..anzi.

Il ciclo economico apparentemente positivo (per venire incontro a chi in questo momento vede il bicchiere stracolmo) delle ultime settimane, finirà quindi per ridemensionarsi o per stabilizzarsi su livelli assai più bassi, fino a che non vedremo rischi di nuova recessione. Solo allora, sarà necessario fare il punto della situazione. L’obiettivo di chi deve rimettere in sesto i cocci rotti alcuni anni fa, è questo: cercare di risistemare il tutto con il minimo danno, ma questo non significa che non ce ne siano prossimamente.

Categories: Anali Tecnica, Dax

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    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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