MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

A123 SYSTEMS (AONE – NASDAQ)

Questa società, fondata nel 2001 nel Massachusetts, è oggi uno dei principali fornitori al mondo di batterie al litio ad alta potenza agli ioni, progettate per fornire una nuova combinazione di potenza, sicurezza e vita. Ha infatti, introdotto sul mercato mondiale un prodotto assolutamente innovativo e rivoluzionario , le nuove celle A123 Hypersonic Lithium Ion ai NanoFosfati che consentono scariche in continuo di oltre 30 C e 60 C di picco posizionandosi ai vertici delle prestazioni oggi disponibili.
Con un investimento di oltre 1 mld di dollari (una consistente quota sottoscritta tra settembre e ottobe 2009 con oltre 30 mln di azioni a 13,50 dollari) dedicato all’espansione della capacità produttiva e di ricerca, A123 sfrutta più di 1 milione di metri quadri di impianti tra Asia, Europa e Nord America.
Il 15 Luglio 2010 ha ricevuto la TS 16949 ossia un certificato di qualità/prodotto in campo automobilistico, che le consente di essere il primo grande produttore degli Stati Uniti nel suo genere.

I principali partner con i quali A123 lavora sono:

General Electic che è anche il principale azionista della società con una quota attorno al 10%.

Chrysler per lo sviluppo di sistemi ibridi di autotrazione.

Navistar, società Usa specializzata nell’assemblaggio di autocarri, autobus e veicoli commerciali.

IHI: uno dei produttori di apparecchiature pesanti dell’industria più grande del Giappone che riguarda in dettaglio il settore delle utilities, delle auto e del settore navale e aerospaziale. Le principali case automobilistiche giapponesi si servono di IHI, per avere una dimensione dell’importanza di tale partner.

SAIC (Shanghai Atomotive Industry Corporation): il più grande produttore automobilistico in Cina.

Come possiamo constatare quindi la società in questione possiede una quota strategica di mercato molto importante. Mercato i cui ritmi di crescita sono estremamente interessanti alla luce di una sempre maggiore sensibilizzazione ambientale, che interessa da vicino gli Stati Uniti.

All’ 11 di gennaio 2011 A123 capitalizzava 1,05 mld di dollari, con scambi medi giornalieri di 2 milioni di azioni.

Al 30 di settembre il patrimonio netto ammontava a 439 mln di dollari, mentre la perdita nei primi 9 mesi era di 107 mln. Di questi circa 43 mln sono attribuibili a costi sostenuti in ricerca. Il rapporto costi ricavi, pari attualmente a 2,4, è attribuibile principalmente alle spese sostenute per il potenziamento degli impianti.
Secondo quanto riferito dalla società il periodo di crescita a regime dovrebbe essere raggiunto a partire dal secondo trimestre 2011.
Sempre al 30 di settembre le attività liquide di breve ammontavano ad oltre 300 milioni di dollari. Il fabbisogno di cassa per i prossimi mesi dovrebbe decelerare sensibilmente, in considerazione degli investimenti produttivi già fatti.
L’indice Z-Score di Altman (più è alto minori le possibilità di fallimento con livello accettabile a 3) è ben superiore ai 3 punti, posizionandosi a circa 7. Il rapporto passività/capitale proprio inoltre è di 0,33. Questo per dire, che salvo stravolgimenti in termini settoriali non ci dovrebbero essere particolari sorprese negative nella gestione della società.

Da un punto di vista fondamentale quindi, per il momento, non ci troviamo assolutamente difronte ad una società interessante per la sua redditività, bensì per le sue eventuali potenzialità di successo futuro.
Lo sviluppo settoriale come detto, è visto in forte crescita per i prossimi anni e A123 sarà una delle società protagoniste, nel caso non ci siano intoppi imprevisti, da un punto di vista economico e soprattutto politico.
Le variabili correlate positivamente alla società sono senza dubbio: il prezzo del greggio e soprattutto la sensibilizzazione ambientale.
Di contro il fattore più negativo è da ricercare soprattutto negli elevati costi di produzione, che rendono ancora poco economica l’applicazione di queste metodologie. Basti pensare ai prezzi delle autovetture ibride rispetto alle altre. La società in questione, comunque sta lavorando a questo ed è fra le più all’avanguardia. Pensiamo ai passi giganti che sono stati fatti negli ultimi cinque anni.


Dal grafico qui sopra possiamo osservare quanto sia stata travagliata la tendenza nel 2010. Da un massimo di 23 dollari siamo passati ad un minimo di 6,32 nel mese di agosto, per poi risalire non oltre i 10,50 dollari. A dire il vero l’esordio in quotazione avvenne nell’ottobre 2009 a 18 dollari per toccare un picco in pochi giorni a 28. Più che di travaglio quindi si è trattato di un calvario, per chi si fosse avventurato fin dai primi mesi di quotazione, senza approfondire quali fossero state le problematiche del settore, come precedentemente descritto. La società infatti non guadagna e per adesso i flussi di cassa rimangono ancora decisamente negativi. Mai come adesso quindi si presenta la necessità di seguire l’evoluzione grafica, al fine di individuare quali insidie possano nascere prossimamente. In questi ultimi giorni alcuni segnali di rafforzamento si sono intravisti:

  1. Rottura media a 200 giorni situata a 9,50.
  2. Miglioramento della forza comparativa rispetto al Nasdaq, anche se per il momento rimane precaria.
  3. Aumento dei volumi in presenza di segnali positivi.

La resistenza principale nel breve periodo è situata a quota 10,20, oltre la quale si prospetterebbe un traguardo a 11,70/75. Il supporto al contrario è da indicare in quota 9 nel breve e in 7,50 nel lungo. La direzionalità al momento rimane molto bassa, ma non per questo possiamo considerare poco rischioso il titolo. Stiamo parlando di un’azione che negli ultimi 12 mesi ha avuto un’escursione molto ampia e che solo da alcuni mesi si sta stabilizzando, in una fascia consona al proprio patrimonio.
Quello che sembra interessante è la prospettiva di lungo termine.

Categories: Analisi Titoli

2 Responses so far.

  1. Fra Bre ha detto:

    Ma le azioni a123 che fine hanno fatto?

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
  • Siti

     Consulenza Vincente



  • License e Copyright

    Licenza Creative Commons

    Il blog e i relativi post sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.