MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!


Anche se in ferie non ci sono mai andato, salvo Natale e S.Stefano che cadevono di Sabato e di Domenica, è arrivata l’ora di mettersi seriamente al lavoro.
Per quello che ho percepito sembra che il business natalizio 2010 non passerà alla storia per la sua abbondanza, almeno dalle nostre parti. Un motivo in più per guardare con estrema attenzione l’evoluzione dei prossimi mesi.
Non sono mancati, comunque momenti rilassanti, con i quali ho potuto dare sfogo alla mia passione: il tennis, la famiglia e la lettura. A proposito….ho iniziato a leggere “Too Big To Fail”, scritto da Andrew Ross Sorkin. Francamente ve lo consiglio, almeno per comprendere il danno che è stato compiuto, quanto fosse stato smarrito il senso della misura, e in particolare, quanto l’uomo per la sua avidità sia destinato a compiere ripetutamente gli stessi errori. In ogni caso, se avevo qualche ronzio per la testa che mi attirava verso i prezzi da saldo di molte banche, il libro me lo ha fatto sparire sistematicamente. Anzi…..ma dico io: ci siamo dimenticati proprio di tutto? Meglio di no; sarebbe l’errore della propria vita.
La prima settimana dell’anno, forse, potrebbe riassumere in un certo modo l’intero 2011, anche se ormai tutti sappiamo quanto sia inutile e pericoloso fare previsioni, sulla base di semplici statistiche.
Dai dati emersi, tuttavia, leggo un forte contrasto fra le varie borse a noi più vicine. Si va da un 3%, o quasi, per Tokio e Nasdaq, ad un pesante -3% per Spagna e Portogallo, mentre l’Eurostoxx 50 non registra variazioni.
Per quanto riguarda il nostro Euro, non è partito certo con i migliori auspici, subendo pesanti ricadute contro un pò tutte le valute.
Contrariamente alle premesse che molti hanno fatto per il 2011, sorprende l’inizio fiacco di alcune materie prime come l’Oro o l’Argento, sui quali tuttavia è impensabile per adesso parlare di inversione, cercando il pelo nell’uovo. I motivi, in questo caso sono da ricercare soprattutto in alcuni dati economici (inflazione), che lasciano pensare ad una maggior attenzione delle banche centrali nell’immettere ulteriore liquidità gratuita sui mercati.
Troppo presto quindi per trarre delle conclusioni.
In Diary of a Mad Hedge Fund Trader (il mio preferito), ho letto che nella strategia annua indicata nel pranzo del 5 gennaio, si fa riferimento ai fattori che potrebbero determinare sorprese negative per i mercati, piuttosto che indicare le opportunità. Ciò, anche se non conosco i fattori indicati (visto che non ero presente, anche se presumo si riferisca agli immobili), mi conforta sull’approccio intrapreso dal blog, mirato alla prudenza e all’osservazione di rischi. Un pò quanto fatto da me nelle previsioni per il 2011.
La prossima settimana, quindi ci rimettiamo al lavoro, come sottolineavo all’inizio. In particolar modo non mancheranno le aste sui Titoli di Stato, che metteranno sicuramente alla prova i mercati. Se guardo alla situazione che sta attraversando l’Euro e alcuni Piigs direi che qualche elemento di disturbo non mancherà. Pesante appare per il momento la situazione delle banche europee, in particolar modo quelle dei paesi più deboli. Leggo ad esempio con stupore la proposta di alcuni esponenti Ue, riportata dal sito Wallstreetitalia secondo la quale si vorrebbe rendere partecipi i nuovi obbligazionisti del salvataggio delle banche. Insomma, mi sembra che la diffidenza per il mercato obbligazionario di bassa qualità stia risalendo verso i massimi livelli, il che potrebbe rappresentare un costo aggiuntivo per le economie più vulnerabili.
Dimenticavo. Il grafico descritto in alto si riferisce al cross Euro/Dollaro. Non sembrano esserci delle buone premesse per la nostra moneta.
Voglio ricordare inoltre che ai lettori che contribuiranno al blog invierò per il 15 di gennaio i titoli con le migliori caratteristiche rialziste.

Categories: Crisi Euro

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