MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Dare un’identità alla situazione economica attuale credo sia estremamente affascinante, ma allo stesso tempo pericoloso, in particolar modo se da essa vogliamo trarre le conclusioni per strategie utili a salvaguardare o migliorare il nostro tenore di vita.

Io ho cercato da tempo di darle un’identità a questa situazione economica con il termine “STAGFLAZIONE”. I fatti sembrano darmi ragione, in quanto i dati sono evidenti: i prezzi non scendono, l’inflazione percepita non è quella ufficiale (le fonti di rilevazione sono fortemente in conflitto d’interessi), mentre la disoccupazione rimane elevata in modo cronico, nonostante gli incentivi visti fino a qualche settimana fa.

Il dato visto venerdì non fa altro che confermare lo scenario da me disegnato: i redditi medi orari sono aumentati dello 0,2 contro una perdita di posti di lavoro dovuta principalmente al settore statale. In uno scenario stagflattivo, una ripresa dell’occupazione, passa prima da un aumento dei salari, provocando comunque una diminuzione dei margini o più preferibilmente un rialzo dei prezzi di vendita, là dove è possibile e più difficile la concorrenza. Possibile quindi vedere in presenza di bassi consumi prezzi in aumento, con ulteriore impoveremento della classe medio-bassa.

Dal dato visto venerdì pertanto si conferma come le società preferiscano pagare qualcosa in più, piuttosto che fare nuove assunzioni.

Quello che può preoccupare nei prossimi mesi sarà l’andamento dei consumi, settore trainante dell’economia americana e non. Consumi bassi o in diminuzione aumentano fortemente le probabilità di un ritorno in recessione se non vi saranno altri incentivi.

Ma quali incentivi?

Gli Usa possiedono le carte in regola per una politica ancora fortemente espansiva?

Se guardiamo alle parole di Greenspan direi che gli Stati Uniti hanno già ampiamente esaurito l’arsenale per far fronte ad ulteriori incentivi economici, che possano frenare il futuro calo dei consumi. Molti di questi inoltre sono stati anticipati proprio grazie agli incentivi stessi, ragione per la quale, anche se ce ne fossero di nuovi non avrebbero gli effetti desiderati. Pensiamo ad esempio a chi in assenza di incentivi avrebbe comprato la macchina fra tre anni, anzichè nell’immediato per sfruttare gli aiuti statali. Adesso che farebbe in caso di nuovi aiuti? Ne comprerebbe un’altra?
La situazione del Dollaro parla da sola, riguardo all’arsenale di aiuti economici a disposizione da parte degli Stati Uniti. Una politica economica senza quel minimo di rigore finirebbe per provocare rialzi dei tassi di mercato molto preoccupanti per l’amministrazione stessa.

A parte i consumi americani, che in futuro rappresenteranno un serio freno per la crescita del Pil, non trascurerei affatto quanto sta accadendo in Russia riguardo agli incendi. Questi hanno trovato un paese assolutamente impreparato e per molti versi decisamente arretrato. Pensiamo per un attimo a quanto la vecchia Europa sia diventata da tempo, ostaggio dei problemi riguardanti la ex Unione Sovietica, in quanto da essa partono i rifornimenti del grano, del gas e di altre principali materie prime. Inoltre un blocco dell’economia interna russa che ad oggi rappresenta la sesta potenza mondiale in termini di Pil, avrebbe non pochi riflessi sull’export del vecchio continente.
Tutto questo mix di cose, francamente non mi fa stare molto tranquillo per le prossime settimane. I mercati azionari stanno dimostrando da giorni di essere piuttosto isterici, una volta arrivati a ridosso di importanti resistenze di lungo periodo e questo a mio avviso non è un buon segnale. Le semestrali sono state la causa primaria del rialzo dei mercati nel mese di luglio, ma a questo punto è lecito interrogarsi su quali saranno i risultati nei prossimi sei mesi e come i mercati stessi reagiranno una volta appurata l’entrata di una fase molto più lenta di quella attuale.

Categories: Scenari

2 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    Salve Andrea,<br />adesso inizio a condividere le tue opinioni.<br /><br />Le azioni dovrebbero rappresentare un valore aziendale, un guadagno, un utile.<br /><br />Non possono riempire di iniezione cartacea un titolo dicendo che questo ha aumentato l&#39;utile aziendale.<br /><br />Il denaro, sopratutto il dollaro non rappresentano un valore.<br /><br />Tu ti alzi alla mattina, produci pomodori,

  2. Anonymous ha detto:

    Comunque un po&#39; di gain su volkswagen, adidas,etc etc in questo mese ne è valsa la pena<br />Fausto

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

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