MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Ormai è più di un mese che questo blog non riceve la benchè minima donazione e questa potrebbe essere una delle ragioni per riflettere davvero se continuare o no a scrivere.
Sono molti giorni che cerco di ponderare al massimo le mie sensazioni, riguardo alla situazione dei mercati.
Avrei potuto continuare a parlare dei problemi che circondano il mondo finanziario, oppure del dramma che sta vivendo il settore immobiliare e del lavoro.
Tutto ciò però vi avrebbe messo sulla strada del non ritorno e quindi ho preferito guardare con occhio distaccato ad una situazione che entusiasmante non è, cercando di focalizzare su quei punti fermi che nonostante l’apatia finanziaria possono aver dato alcune soddisfazioni.
Il mese di Marzo ha visto una performance positiva dei mercati di circa l’8%. La terza in ordine assoluta dal 2004. Tutto ciò però non ha rappresentato una conferma di tendenza, ma solo un recupero delle perdite dei due mesi precedenti. Certo è che a fare le cassandre e a vedere catastrofi minuto dopo minuto, con notizie da scoop, avrebbe contribuito solo ed esclusivamente a rendere il lettore ancora più spaesato, difronte ad un mercato che sembra rispondere picche a qualsiasi ragionevolezza. Pertanto il mio interesse è principalmente quello di essere obiettivo e non di aumentare lettori a qualsiasi costo.
Si è confermata quindi quella assenza di direzione di cui ho sempre parlato da molti mesi, voluta principalmente da quelle istituzioni che vedono nella speculazione la causa di tutti i mali.
Come dicevo prima, ad oggi posso vedere dei punti chiave che piano piano si stanno realizzando nello scenario di lungo:
1) Inflazione e disoccupazione: ecco a voi la notizia di oggi. La riporto così come l’ho letta.
Marzo 2010: l’inflazione continua a salire. Secondo quanto calcolato dall’Istat nella stima provvisoria mensile dell’indice “Nic” i prezzi al consumo sarebbero aumentati dell’1,4%, il risultato più alto da febbraio 2009. Per quanto riguarda l’altro indice di maggior consultazione, l’Ipca (l’indice armonizzato sui prezzi al consumo) si registrerebbe a marzo una crescita dell’inflazione dell’1,4% su base annua, e dell’1,5% su base mensile.

L’aumento congiunturale più forte, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, si sarebbe registrato nel settore dei trasporti (+1.1%), delle abitazioni, dell’acqua, dell’elettricità e dei combustibili (+0.4%). Significativo aumento dello 0,3% anche per quanto riguarda i servizi di ristorazione. Al contrario, avrebbero conosciuto variazioni negative i servizi sanitari (-0,3%) e delle comunicazioni (-0,1%).

Dall’Europa, intanto, non sembrano arrivare notizie migliori: l’Eurostat ha calcolato un aumento record della disoccupazione per il mese di febbraio: il tasso avrebbe raggiunto quota 10%, in crescita di un punto decimale dal mese di gennaio. La cosa pare non abbia stupito più di tanto gli analisti: nel mese scorso l’Eurozona ha perso 61 mila posti di lavoro, andando a raggiungere, col mese di gennaio, quota 161 mila posti in meno.

Non è un caso che il tasso di disoccupazione sia il più alto degli ultimi 12 anni: il numero totale di chi cerca lavoro, nell’area della moneta unica, ha quindi superato in febbraio quota 15,7 milioni totali, con un aumento di 1,84 milioni di disoccupati rispetto allo stesso mese del 2009. Secondo l’Istat, in Italia il tasso rimarrebbe invariato rispetto a gennaio, stabile all’ 8.5%. In aumento, invece, la disoccupazione giovanile: al 28,2%.

Personalmente in questo articolo ci vedo molto. I prezzi si risvegliano ma la disoccupazione stenta a diminuire. I prezzi quindi possono salire per altri motivi o sbaglio? La parola STAGFLAZIONE non vi dice niente? La mia demotivazione nello scrivere mi porta a non gongolarmi su ulteriori dati, ma di stagflazione si tratta, in particolare in Europa.
Titoli tripla A e inflation linked: questi erano e rimangono i mezzi per stare sul mercato. Ah! Mi chiederete dei titoli CMS, sempre ovviamente tripla A? In questo caso posso dire che i margini di crescita sono praticamente NULLI.
Altro punto fermo che mi sembra appurato è la debolezza dell’Euro, dovuta ovviamente agli scricchiolii dei paesi più deboli, con Grecia in testa già ormai in situazione KO, anche se le istituzioni non lo ammettono.
Oggi leggo che l’Italia potrebbe ricevere un UP di giudizio da S&P. Boniii….statebboni……A fare questi inviti siamo sempre in tempo in una situazione del genere. A mio parere tale decisione “puzzerebbe” un pò, visto che in giro c’è chi non la pensa proprio come S&P.
Basta per oggi ho scritto anche troppo……alla prossima e se sarà dopo Domenica una Buona Pasqua a tutti.

Categories: Scenari

3 Responses so far.

  1. Beatotrader ha detto:

    caro Andrea, mi spiace.<br />Ma purtroppo è molto radicata questa tendenza del web tutto free, del web come valvola di sfogo anarchica rispetto alla realtà.<br />Nel mondo reale paghi tutto, di tutto e di più e tutti hanno il potere &quot;legale&quot; d&#39;imporre la loro gabella.<br />Nel web non paghi nemmeno un euro per &quot;rifarti delle frustrazioni&quot;, adducendo strumentali filosofie

  2. the hawk ha detto:

    grazie per il tuo preziosissimo intervento……sei un mito per tutti noi

  3. Anonymous ha detto:

    AUGURI DI BUONA PASQUA. FAUSTO

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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