MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

E’ dal 4 febbraio che non vedo la benchè minima donazione, nonostante i miei sforzi di far comprendere al lettore che senza il suo aiuto, solo un folle potrebbe dedicare dalle tre-quattro ore al giorno per studiare, ricercare ed elaborare articoli e scenari da riportare sul blog. Ho deciso pertanto, nonostante vi sarebbe un gran parlare sulla decisione Fed di copiare e incollare un pò di articoli:
Articolo di Wallstreetitalia. La Fed alza di 0,25: Con una mossa a sorpresa la Banca Centrale ha annunciato di aver elevato il tasso di sconto, ovvero il tasso che devono pagare le banche per ottenere prestiti dalla Fed, allo 0.75% dallo 0.5%. Si tratta del primo incremento da almeno tre anni. La Fed, che ha ribadito che i tassi guida rimarrano ai minimi storici di 0-0.25% ancora per un periodo prolungato, ha tenuto a precisare che la decisione non e’ dovuta a nessun cambiamento sulle prospettive economiche o di politica monetaria. La modifica avra’ effetto a partire da domani. Dopo la decisione spiazzante della Fed il Dollar Index balza dello 0.6%, attestandosi in area 80.90, che si confronta con gli 80.38 precedenti. Sorte opposta per l’euro che e’ invece scivolato a $1.3527. Anche i prezzi dei Titoli di Stato si sono indeboliti, con il rendimento del due anni che al momento si muove in rialzo 5 punti base, mentre quello sul decennale guadagna 8 punti base. Anche il mercato azionario cede terreno nell’after hours, con il fondo ETF sull’S&P 500 che lascia sul campo lo 0.5%. Ancora peggio va al settore finanziario, che cede lo 0.7%. In seguito all’annuncio il mercato ha iniziato a scommettere con piu’ decisione su un prossimo rialzo dei fed funds. I futures sui tassi di interesse a breve termine scontano infatti ora una possibilita’ piu’ alta che la Banca Centrale riveda al rialzo i tassi sui fed funds. Alla luce di un miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari il Board della Fed di aver alzato il tasso di offerta minimo per il programma Term Auction Facility (TAF) di 1/4 di punto percentuale allo 0.5%. L’ultima asta TAF si terra’ l’8 marzo 2010. Allentare le condizioni del credito primario e’ stata una delle prime risposte della Fed alla crisi finanziaria. “Questi cambiamenti vanno interpretati come un’ulteriore normalizzazione degli strumenti di prestito della Federal Reserve”, ha spiegato il Board della Banca in un comunicato. “Si prevede che le modifiche non porteranno a condizioni finanziarie piu’ dure per le famiglire e le aziende e non segnalano alcun cambiamento nell’outlook dell’economia o della politica monetaria”. Non illudetevi delle parole rassicuranti della Fed, il mercato non si aspettava una mossa così anticipata, viste le condizioni economiche in particolare quelle della disoccupazione e dei consumi. Pensiamo per un attimo all’importanza del segnale e ai riflessi che potrebbe avere su paesi in maggiori difficoltà di rientro deficit come la Grecia.

Altro articolo di Wallstreetitalia: Il differenziale tra il rendimento del Titolo di Stato Usa a due anni e del decennale, nota come curva dei rendimenti, si e’ irripidito ad un livello record dopo che l’indice dell’attivita’ manifatturiera della regione di Philadelphia e il superindice hanno entrambe mostrato una crescita. Il Dipartimento del Tesoro ha annunciato che vendera’ $126 miliardi di titoli la prossima settimana. Le aste saranno composte da $8 miliardi di titoli a 30 anni legati all’inflazione, detti TIPS, $44 miliardi di due anni, $42 miliardi di titoli a cinque anni e $32 miliardi di titoli a sette anni. Sempre in ambito macro, dalla lettura del PPI e’ emerso un incremento dei prezzi alla produzione superiore alle attese nel mese di gennaio. “La curva dei rendimenti ripida inizia a riflettere i segnali di una stagflazione”, ha dichiarato a Bloomberg News Michael Franzese, managing director e capo delle attivita’ di trading per il Tesoro di Wunderlich Securities, aggiungendo che la “parte breve restera’ legata ai Fed funds. Tuttavia si riscontrano segnali di inflazione e di conseguenza, i titoli a lunga scadenza sono messi sotto pressione”. La curva ha registrato un incremento a 2.92 punti percentuali, battendo il record precedente, stabilito l’11 gennaio, di 2.90.Il gap si e’ espanso a livelli record dopo la pubblicazione dei dati macro su attivita’ manifatturiera e prospettive future dell’attivita’ economica. Il movimento della curva dei rendimenti incomincia a riflettere i segnali di una stagflazione. Vi ricordo che il sottoscritto è da ottobre che parla di STAGFLAZIONE.
Per oggi oggi ho finito e vi allego un altro ritaglio di un articolo di Repubblica che deve far riflettere il lettore:
“Se un oggetto è gratuito non vale niente, diceva mio padre”. Il presidente del gruppo editoriale l’Espresso Carlo De Benedetti all’università di Scienze Politiche di Parigi ha espresso un’opinione molto netta sul tema delle notizie a pagamento sul web.
“L’accesso gratuito va bene per il flusso delle informazioni, e rappresenta un’opportunità straordinaria offerta da internet. Ma l’informazione che approfondisce, che spiega e fa comprendere, che verifica le fonti e contestualizza, è un informazione che costa e che, come tale, deve essere difesa”. “I giornali sono degli ‘sherpa’ dell’informazione – ha continuato – ma gli ‘sherpa’ servono anche su internet. Nell’oceano di frammenti di informazione di cui è composta la rete, la presenza di isole fatte di informazione di qualità, eventualmente in collegamento con i quotidiani, che possono rappresentare dei rifugi sicuri per un’utenza informata è assolutamente necessaria””E’ un lavoro che costa e che, in quanto tale, deve essere difeso. Perchè si tratta di una struttura fondamentale della democrazia. Che sia su carta o sul web, alla televisione o alla radio”.
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3 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    Non mollare Andrea; vedrai che non tarderanno ad arrivare i donatori: io posso dire che la tempestività delle tue mail di aggiornamento (ovviamente per chi ha donato) mi sta permettendo di avere buonissimi risultati. E cerco di farti "fattiva" pubblicità. Forse sono mercati "brutti", ma è ora che chi sa indicare la via ti permette di avere soddisfazioni finanziarie e

  2. Anonymous ha detto:

    Perchè non ti trasferisci su una piattaforma che ti permetta di avere banner pubblicitari? I proventi sarebbero direttamente proporzionali al numero di lettori/contatti.

  3. the hawk ha detto:

    Lo sai quanti contatti ci vogliono per pagarsi almeno l'adsl con la pubblicità? Si vede che la risposta è NO. Il mio obiettivo è quello di arrivare almeno a 500 contatti entro il prossimo settembre (primo compleanno del blog). Ad oggi siamo circa 240 con un record di 330, mentre ad inizio anno non superavo i 130. E' chiaro che se a settembre non raggiungerò tale soglia dovrò fare qualche

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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