MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Come detto nei giorni scorsi i disinvestimenti hanno interessato principalmente le aree più deboli, come Grecia, Spagna e Portogallo, mentre fino ad ora altri mercati erano stati risparmiati, si fa per dire, come Germania e Usa. A proposito il Dax potrebbe accelerare sotto 5400. Parlare di presupposti per inversioni, allo stato attuale, sarebbe come andarsi a cercare a tutti i costi un pericolo, che fino ad oggi credo di aver evitato o addirittura trasformato in un’opportunità. Pertanto non mi va in questi giorni parlare di obiettivi di brevissimo, che avrebbero solo il senso di discorsi da bar dello Sport e niente più. Quello che sto osservando e che più mi preoccupa nel breve è la decisa accelerazione di direzionalità ribassista sull’indice FTSEMIB, che ho indicato nel grafico in alto a sinistra. Cliccando sullo stesso potrete osservare come sia stato infrando dalla linea rossa, un muro inviolato da molti mesi. Non è il caso quindi di fare gli indovini, per questo ci ho già provato in un post di qualche giorno fa relativamente alle proiezioni di lungo, nelle quali non ho fatto altro che applicare la teoria di Elliott-Fibonacci, sulla base di scenari già indicati nelle previsioni di inizio anno. Nei prossimi giorni, non vi assillerò minimamente con la montagna dei derivati, con il vulcano che è in fase di esplosione, con la situazione critica della credibilità di alcuni paesi sovrani, con il problema degli immobili, dove leggo oggi ad esempio come il problema si stia spostando sul comparto commerciale (già ne parlavo in questo post che vi prego di leggere: https://www.moneyriskanalysis.com/blog/2009/12/01/diamanti-virtuali-e-bastoni-reali/) e la cosa francamente mi preoccupa ancor di più. Adesso è arrivato il momento di quantificare, in termini pratici di guardare alla “cassa” e di pensare al futuro. Il doversi fossilizzare sulla conta dei cadaveri e dei problemi che potranno venire ancora, potrebbe oscurare la visione a lungo termine, ma oltretutto recare violenti danni se ci precipitassimo a prendere decisioni emotive in mercati caratterizzati da un volatilità in forte crescita, che non perdonerebbe errori di gioventù. A livello strategico (lungo periodo) pertanto non vedo motivi per cambiare un’impostazione mirata a traguardi più bassi, mentre a livello tattico (breve) eventuali eccessi di negatività, non dovrebbero assolutamente servire per rafforzare determinate strategie, bensì per ridurle leggermente in attesa di futuri respiri. Resta per adesso scontato che interventi mirati alla reazione li vedo solo a partire dall’area 2400/2380 dell’Eurostoxx, in assenza di tale livello sarà il mercato a dover dimostrare di cambiare, magari con i fatti. Nei prossimi giorni pertanto la mia attenzione sarà rivolta particolarmente alla ricerca di opportunità per il “the day after”. Vi ricordate la regola vincente? Comprare a poco per rivendere a molto? Ebbene un pò una storia del genere. Fate finta comunque che non abbia detto niente visto che i tempi sono quelli che sono. Personalmente mi sono posto Luglio come il mese della riscossa, ma a quella data occorrerà già aver pianificato la strategia, perchè improvvisarla sarà come spararsi in mezzo ai “preziosi”. Ve ne sarei lieto se oltre a motivare la mia ricerca, segnalaste il blog a qualche vostro amico o conoscente, in quanto mi sono prefissato di raggiungere i 500 accessi giornalieri entro il prossimo Settembre. Grazie per la vostra comprensione.
Categories: Scenari

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    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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