MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Draw down

Questo termine viene utilizzato nell’analisi quantitativa per misurare il rischio di massima perdita da un punto massimo, che un determinato asset ha subìto nel corso del tempo.

Pertanto non si tratta di una previsione futura, ma piuttosto di un punto fermo che è stato disegnato in passato.

 

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Il grafico sopra descrive il modo con il quale viene raffigurato in percentuale il draw down. Visto che lo stesso è la rappresentazione di una perdita da un punto massimo, per la sua natura non può avere un valore superiore allo zero. Pertanto la sua scala andrà da zero a -100%. I livelli pari a zero coincidono con la formazione di nuovi massimi.

Il draw down non è indice di certezza, ma solo un modo per mettere dei punti fermi in un asset. Esso infatti può raggiungere livelli mai esplorati prima, fornendo al lettore del sistema importanti segnali di cambiamento dell’asset in questione oppure evidenziando la necessità di un cambio di metodologia.

Principalmente questo strumento viene utilizzato per cogliere i livelli di rischio passati nel momento in cui dobbiamo scegliere un fondo oppure mettere in pratica un trading system. Aiuta quindi ha capire per un assett in che periodi ha sofferto maggiormente, e per una strategia a capire in che situazioni del mercato la strategia soffre di più. Questo serve a preparare mentalmente chi segue la strategia ad essere saldo nei momenti in cui la strategia non riesce a dare i risultati sperati.

Nel caso di un fondo quindi saremo consapevoli quantomeno della perdita di tolleranza a cui siamo disposti ad andare incontro.

Nell’applicazione di un trading system, al contrario, l’indice di Draw Down può avere due funzioni.

  • In base alla perdita massima del sistema possiamo calibrare al meglio la leva. Ad esempio, se la perdita massima di un ipotetico 10% si dovesse ripresentare, sappiamo che in caso di un’operazione a leva 5 il nostro capitale potrà arrivare a perdere il 50%, dopo di che entreremo in una zona inesplorata, oltre la quale il sistema attuato sarà da verificare nuovamente.
  • Quella di monitorare l’andamento di un sistema, verificando se ci troviamo in una fase progressiva o regressiva. Generalmente un draw down può essere abbinato ad una rispettiva media (tipo a 21 periodi) sotto la quale potrebbero accendersi allarmi utili a diminuire la leva stabilita inizialmente. Solitamente un draw down deve avere un margine di tolleranza a prescindere se lo stesso si trova sopra o sotto la media. Ad esempio, se il DD massimo è stato del 10%, potremmo prendere come margine di tolleranza il valore di -3% e quindi considerarci in zona massimo drawdown quando il drawdown è tra -7 e -13.

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Nell’applicazione reale di un trading system, infatti sarà importante mantenere una leva costante fino a che non si presenteranno segnali evidenti in termini di draw down. Il variare continuamente la leva comporterà inevitabilmente il mancato raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

Molti pensano che la strategia sia tutto. La strategia è sicuramente un buon 30% di  una metodologia, un altro 30% è la psicologia, e un altro 30% il sizing. Sbagliare a leva ad esempio riducendola o ampliandola in base ad elementi soggettivi può rendere una strategia obiettivo e ottima inefficace.

Pertanto fin dall’inizio è importante se non fondamentale, stabilire il livello di leva da dare ad un singolo asset, valutando quindi la perdita massima ipotetica ed essendo pronti ad essere saldi nei momenti in cui ci si avvicina.

Nessuna strategia infatti è sempre vincente, ci sono inevitabilmente in ogni strategia dei periodi in cui va bene e in cui va male. E’ il lungo termine il giudice finale di una strategia, non sicuramente la performance giornaliera.

Categories: Anali Tecnica

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