MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!


Vi aggiorno, come sempre, dell’andamento delle borse espresse in termini di oro, facendo finta che fosse sempre presente la convertibilità del Dollaro nel metallo giallo.

Il primo grafico è l’espressione dell’indice in Dollaro

Il secondo rapportato all’oro.

Due semplici grafici riescono a descrivere più di ogni altra cosa, quale sia la reale situazione della borsa americana e della sua economia.

Stiamo addirittura rompendo i supporti dell’anno scorso e la politica monetaria della Fed sembra essere servita solo da tampone……….RIMANDARE RIMANDARE RIMANDARE RIMANDARE…………..Un verbo sempre più messo in pratica dal sistema bancario…….EUROPA COMPRESA.

Intanto Bernanke nel discorso tenuto ieri ad Atlanta ha confermato che non ci sarà un QE3, ribadendo comunque la volontà di tenere i tassi a livelli minimi per lungo tempo. Segnali in favore di un arresto del verbo RIMANDARE? Non credo proprio….a ottobre prevedo un QE 2 e mezzo o qualcosa di simile, se la situazione volgesse in favore di una deflazione. Le dichiarazioni di Bernanke, infatti vanno interpretate come uno stimolo al Governo americano a procedere in favore di una riforma strutturale e allo stesso tempo rassicurare le preoccupazioni cinesi, che hanno l’80% delle proprie riserve in Dollari.
Ingrandendo il grafico possiamo vedere come la situazione Dollaro, preoccupi i paesi ricchi di riserve in valuta Usa.
Tutte le volte che il Dollaro si è trovato in forti difficoltà, a causa della politica allegra americana, dal cilindro è sbucato il coniglio del default greco o qualcosa di simile, al fine di distrarre l’attenzione. Questa volta ci troviamo in una fase ancora più delicata delle precedenti, in quanto i timori di default non sembrano bastare (si passerà ai fatti) e nemmeno le rassicurazioni dell’arresto del QE.
I paesi emergenti tuttavia, sono ben lontani dal voler provocare una svalutazione del Dollaro, in quanto penalizzerebbe il proprio export in modo evidente.
Di investire in Euro, poi, non credo che i paesi emergenti abbiano particolarmente voglia, visto che da giorni si respira un clima di totale diffidenza.
Nel frattempo prendo atto di come le banche stiano correndo a ricapitalizzarsi, contrariamente a quanto dichiarato fino a tre mesi fa. Del resto, gli strees test di un anno fa non avevano certo affrontato minimamente la questione di un default greco, cosa che invece in questi giorni sembra diventato l’argomento di prima pagina di tutti i giornali…..a parte quelli politici.

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Categories: Grecia, Scenari, sp500, stagflazione

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