MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Cosa possono avere a che fare Odio e Amore con un trader?

Probabilmente arroganza, sfiducia, avarizia sono sentimenti molto più facilmente associabili al mondo degli investimenti , ma Odio e Amore sembrerebbe meno a prima vista.

Per iniziare, pensiamo un’attimo ai concetti di Amore e Odio.

amore
amóre s. m. [lat. amor -ōris, affine ad amare]. – 1. Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia: amore … non è altro che unimento spirituale de l’anima e de la cosa amata (Dante); a. materno, filiale, fraterno; a. alla famiglia, agli amici; l’a. del padre, che questi ha per i figli o che essi hanno per lui. Può indicare l’affetto reciproco

odio
òdio s. m. [dal lat. odium, der. di odisse «odiare»]. – 1. Sentimento di forte e persistente avversione, per cui si desidera il male o la rovina altrui; o, più genericam., sentimento di profonda ostilità e antipatia: concepire, nutrire, covare o. contro qualcuno
(In escalation) Mi piace/voglio bene/amo ciò che mi fa stare bene e non mi piace/non voglio bene/odio ciò che mi fa stare male. Guadagnare/vincere (il confine è sottile) mi fa stare bene, perdere/essere sconfitto mi fa stare male.

L’amore e odio sono parte integrante di uno o più rapporti e non sono forse rapporti quelli che si hanno con assett/azioni/bond altro? Probabilmente no, ma l’essere umano tende a percepirli come tali (a meno che investa come lavoro, allora li si apre un capitolo diverso).

Facciamo alcuni esempi.

Ti ricordi la prima azione comprata?
O la prima azione con cui hai avuto un gran loss o un buon gain?
Il primo assett di un settore che consideravi oscuro e in cui ad un certo punto hai deciso di avventurarti?

Ebbene si, la finanza è un po’ come l’Amore: si può amare un’azione (“L’azione X non mi ha mai tradito!”) oppure odiarla (“L’azione X non la trado più anche se i fondamentali sono ok, gli indicatori long, gli oscillatori al rialzo perchè l’ultima volta che l’ho presa mi ha scottato!”)

Questo odio/amore per certi asset (può essere per azioni, bond, categorie) si mischia spesso alla competenza. Amo un settore perchè in quello faccio dei gain (probabilmente perchè ne so di più che di altri settori o l’ho capito meglio o sono più fortunato in quello) mentre odio un bond perchè con quello ho sempre avuto loss.

Ci sono alcune regole da seguire in questo caso:
1. un’azione non è un’amata o un’amante: se il grafico/fondamentali/altro è long è long. Se è short è short.
2. non vale la pena di incapponirsi su un’azione perchè la si ama o la si odia. Nel primo caso tipicamente si va a perdere tutto il gain fatto e l’amore sfuma, nel secondo caso l’odio ci fa perdere possibili occasioni di successo.

Un’ultimo appunto sull’odio: spesso quando si odia un’azione non la si odia perchè ci ha fatto perdere soldi (perlomeno non solo), ma invece perchè abbiamo perso noi e ci ha “fregato”. L’averci “fregato” ci porta a scontrarci contro la nostra fallacità. Quindi alcuni evitano per sempre l’odiato asset, altri insistono all’infinito a tradarlo per dimostrare all’azione (ma in realtà a se stessi) che loro sono più forti e alla fine avevano ragione a insistere.

In finanza insistere può portare a una vittoria come in Amore, ma mentre in Amore la vittoria si spera sia per sempre, in finanza mentre si lotta si perdono altre numerose occasioni e ogni vittoria è per poco. La finanza non è per gli innamorati fedeli: va tradato quello che porta un gain non quello che si Ama o si Odia.

Al prossimo sabato!


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Categories: emozioni, psicologia

2 Responses so far.

  1. Marco Rossetti ha detto:

    Più che amore/odio verso un titolo in sé, parlerei di amore/odio verso un&#39;azienda. Ad esempio mi è capitato di avere delle infatuazioni per società che ho faticato molto a vendere o non comprare, anche al di là dei fondamentali.<br /><br />Ciao<br />Marco

  2. Andrea T. ha detto:

    Concordo perfettamente Marco. E&#39; comunque meglio precisarlo: con azione si intendeva la società, non il titolo puro e semplice. Andrea

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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