MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Il mercato e il bambino viziato

Avete presente un bambino che ha tutto, a causa di genitori troppo generosi che ogni giorno cercano di comprare l’affetto del proprio figlio attraverso regali sempre più belli e costosi?

Ebbene, dopo una vita passata a ricevere regali, quale sarà l’effetto sorpresa e il grado di soddisfazione del figlio? Praticamente nullo, in quanto l’atto di amore quotidiano dei genitori rappresenterà una semplice routine che passerà addirittura inosservata.

Questo sarebbe lo stato vitale dei mercati finanziari, se alla base non ci fosse l’intervento diretto delle banche centrali.

Ormai è diventato praticamente impossibile sorprendere gli investitori attraverso misure monetarie innovative, a tal punto che, spesso, le aspettative positive (troppo elevate) finiscono poi per essere deluse.

Può avere invece maggiore effetto, se il genitore di turno avverte il proprio figlio preventivamente dicendogli: “stasera quando ritornerò dal lavoro mi dovrai restituire uno dei tuoi tanti regali ricevuti”. Il figlio, pertanto, in attesa dell’ora x, vivrà uno stato di ansia, pensando a quale sarà il regalo da restituire. Alla sera invece, il genitore, al suo ritorno non chiederà alcun regalo, provocando sul proprio figlio uno stato vitale ben più positivo rispetto alla mattina dello stesso giorno.

L’unica banca centrale ad aver attuato quest’ultimo approccio è la Fed. Solo la Yellen è in grado di migliorare lo stato vitale dei mercati. Le altre al momento sembrano perseguire la strada dei regali a tutti i costi, con il rischio che gli investitori accolgano la novità come un atto dovuto.

In una fase come questa la comunicazione di una banca centrale può rivestire pertanto un ruolo ben più efficace, rispetto ad un’azione effettiva.

Detto ciò, la conferenza della Yellen di questa sera, rappresenterà un catalizzatore vitale per il proseguo dei mercati nelle prossime settimane, ricordando che l’obiettivo della Fed non è assolutamente quello di diffondere negatività, bensì di consolidare quantomeno i risultati fino ad oggi conseguiti in termini di rivalutazione degli asset, che hanno contribuito più di ogni altra cosa a migliorare la percezione di ricchezza.

Questa mattina è stato il turno della Boj, la quale è sempre più intenzionata a raggiungere il target di inflazione del 2%. L’unica novità sembra quella di agire sulle scadenze a dieci anni, mantenendo per un lungo periodo di tempo il livello a ridosso dello zero.

La mossa, per molti inaspettata, ha provocato un ribasso sul future a dieci anni giapponese, passato da 152,10 a 151,50.

Sembra pertanto esserci la volontà di riportare la curva dei tassi su una posizione di crescita e di ritorno dell’inflazione, attraverso un abbassamento dei tassi a breve e un mantenimento dei tassi attuali a lungo.

Il grado di manipolazione aumenta quindi sempre più.

Buona Fed a tutti

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  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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