MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

La democrazia sarà il prossimo Cigno Nero?

In questi ultimi decenni la democrazia è stata violentata in tutti i modi possibili.

Si è passati dalla democrazia nata ad esempio in Italia come forma di cambiamento dopo la guerra, alla democrazia guidata dalla politica, alla democrazia guidata dai media, alla democrazia guidata dalle necessità economiche, fino alla cessione di democrazia a livello europeo basata sulla stampa di denari.

La democrazia nasce come volontà di far gestire le decisioni collettive al popolo. Se tutti potessero davvero dire la loro a parità di informazioni, questo probabilmente sarebbe un grande sistema di governo.

Nel tempo poi la democrazia è diventata la copertura governativa di un oligopolio di pochi.

Dietro c’erano sempre i potentati commerciali ed economici, che utilizzavano strumenti di facciata diversi.

Nel loro arsenale sono prima arrivati i media (televisione, giornali) perché ai nostri giorni chi controlla l’informazione controlla il pensiero della gente e le masse. Per questo noi di MoneyRiskAnalysis ci battiamo (e siamo nati) come strumento di informazione indipendente, sintomo di libertà.

Poi si è pensato fosse interessante aggiungere i politici, come strumenti di legislazione. Oltre a manipolare le menti, si è pensato bene di manipolare le regole.

Poi essendo risultato chiaro che tutti sapevano che dietro c’era l’economia, sono uscite allo scoperto le lobbies dei grandi magnati (del petrolio, del lusso etc etc).

Infine si è passati al controllo democrativo ceduto centralmente, quindi alla democrazia centralizzata europea, dove se non sei bravo arriva la Troika che dopo averti sculacciato ti preleva il sangue-denaro per risanarti (una specie di salasso dei vecchi tempi della medicina).

Ora la democrazia, così tanto bistrattata, potrebbe essere con il referendum “Brexit” il vero cigno nero dell’epoca moderna.

Se davvero gli Inglesi decidessero di uscire dall’Europa, ci sarebbe un discreto contraccolpo per l’europa, l’euro, la sterlina, e l’isola londinese nel suo insieme.

E’ possibile che capiti? Al momento i brexit-pool danno due punti di vantaggio per i pro-brexit.

Sull’opinione pubblica sta facendo una grossa presa la questione immigrati. E’ chiara la divisione in Europa e Cameron è stato chiaro più volte nel dire che non vogliono fare molto a riguardo, gli inglesi.

Inoltre l’insicurezza e gli attentati giocano a favore di uno scollamento dall’Europa. Europa che gli inglesi hanno sempre visto con un po’ di distacco, una sorta di male necessario.

L’egemonia tedesca in ambito europeo inoltre è male sopportata dagli inglesi, che la vedono come una forma di ingerenza anche nei loro affari interni e che avendo questo “piede fuori piede dentro” dall’europa (con la loro moneta personalizata pur rimandendo nell’orbita della UE) non disdegnerebbero un ritorno alla scelta diretta delle politiche senza dover mediare con agli euro-stati.

Dall’altro lato della barricata, ci sono le grandi corporate (tra cui BP e GlaxoSmithKline) che sottolineano i rischi economici di un’uscita dal circuito europeo, indicando che ci saranno diversi anni di incertezza per l’economia inglese in caso di uscita. La sterlina potrà perdere anche 1/5 del suo valore, se non peggio.

A questo vengono aggiunti gli spettri dell’antico secessionismo.  Dopo la Brexit ci potrebbe essere il referendum di secessione richiesto dalla Scozia, la terra del petrolio inglese. E questo non è ben visto da Londra.

A sua volta a livello europeo la Brexit potrebbe diventare motivo di rivitalizzazione per i movimenti antieuropeisti europei, casalinghi e non. Sebbene non sia della portata di una Grexit, è comunque un evento le cui conseguenze sono imprevedibili.

Le lobbies economiche e la politica vogliono rimanere dove sono, in Europa. Il popolo potrebbe mischiare le carte. Che sia davvero la scelta democrativa del Brexit il nuovo cigno nero? Riusciranno le menti dei singoli a superare le indicazioni dei media, della politica, dell’economia e a fare una scelta personale?

In un mondo dove ormai nemmeno gli attentati “disturbano” più le borse è un’opportunità per l’uomo di ritornare a farsi sentire?

Lo sapremo il 23 di Giugno. Dopo la palese cessione di sovranità dei primi di Luglio del 2015 da parte di TSipras, ora abbiamo a Giugno 2016 un altro macro evento politico.

Chissà che a seguito di un eventuale Brexit, la BCE non usi la mitica carta “Friedman” (vecchia ormai di 47 anni) dell’helicopter money (HE = ovvero dare soldi direttamente ai cittadini sul conto corrente).

Riportiamo sotto due domande fatte a Peter Praet (board BCE) , in un intervista del 15 marzo 2016, per far capire che della carta Friedman si parla.

***

Can I ask you about what’s left in the toolbox? Could we see ‘helicopter drops’?

There has been a lot of skepticism recently about monetary policy, not only in delivering but in saying ‘your toolbox is empty’. We say, ‘no it’s not true’. There are many things you can do. The question is what is appropriate, and at what time. I think for the time being we have what we have, and it is not appropriate to discuss the next set of measures.

But in principle the ECB could print cheques and send them to people?

Yes, all central banks can do it. You can issue currency and you distribute it to people. That’s helicopter money. Helicopter money is giving to the people part of the net present value of your future seigniorage, the profit you make on the future banknotes. The question is, if and when is it opportune to make recourse to that sort of instrument which is really an extreme sort of instrument.

There are other things you can theoretically do. There are several examples in the literature. So when we say we haven’t reached the limit of the toolbox, I think that’s true

***

Peter non esclude a priori l’uso dell’HE. La BCE non ha la borsa degli atrezzi vuota di strumenti. Ogni banca centrale può fare HE, si tratta di capire se e quando sarà eventualmente necessario farlo. Lo strumento verrà usato solo in casi estremi, come richiesto da questo tipo di strumenti, appunto, estremi.

Anche Weidmann si è expresso sull’intervista dicendo che questo creerebbe un grosso buco nel bilancio della BCE.

Interessante il fatto che Weidmann non si sia indignato, ma stia già valutando le conseguenze. Qualcosa ci dice che non si tratta solo di una lontana ipotesi, ma di uno scenario già ben valutato come “ultima risorsa” per tenere in piedi un sistema europeo e capitalistico, che probabilmente, non sta già più in piedi.

Forse la gente non può consumare di più, semplicemente consuma per quello che può. Forse il sistema vuole che la gente consumi di più, ma la gente non ha più voglia di farlo.

Forse, la democrazia dei capitalismo equilibrato con consumi stabili, potrà essere il vero cigno nero del futuro?

Il team di MoneyRiskAnalsysis

Categories: euro, Europa

Comments are closed.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
  • Siti

     Consulenza Vincente



  • License e Copyright

    Licenza Creative Commons

    Il blog e i relativi post sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.