MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Per diversi anni, i nostri politici andavano sbandierando in giro per l’Europa, che il nostro sistema bancario era solido, mentre gli altri paesi provvedevano a risanarlo, vedi Germania, Francia e Spagna. Solo questi tre (senza contare Olanda e Austria) hanno usufruito delle leggi che vigevano per tirare fuori dal proprio portafoglio la bellezza di 300 mld abbondanti.
Ovviamente questo risanamento ha pesato sui rispettivi debiti pubblici, in particolare la Spagna che è passata da un 60% ad un abbondante 100% sul Pil.

Situazione invece più virtuosa per la Germania, che nonostante i 200 mld spesi è riuscita a mantenere livelli di debito pubblico in equilibrio, grazie ad una crescita economica costante e sostenibile.

Possibile che mentre i principali paesi europei alzavano bandiera bianca sul sistema bancario, l’Italia, che non se la passava molto bene, in tema di crescita e struttura produttiva, andava osannando la robustezza dei propri istituti di credito?

Vi siete domandati quindi, del perché l’Italia aveva interesse a non intervenire a suo tempo per sistemare i buchi del proprio sistema bancario, raccontando bugie? Semplice no?

Un risanamento infatti sarebbe passato da un aumento esponenziale del debito pubblico fino a superare la soglia raggiunta dalla Grecia. In tal caso il Mondo non ci avrebbe dato credito e con molta probabilità sarebbe saltato tutto quanto.

bank

Meglio quindi raccontare bugie, aspettare che entri in funzione il bail in e far pagare il conto a coloro che hanno finanziato in questi anni le banche, evitando così che il tutto ricada sulla collettività.

Ovviamente tutte le discussioni del caso in tema di bad-bank ed elasticità europea sono semplicemente di facciata, affinché il Governo italiano possa frenare la rovinosa caduta di consensi.

Dopo avervi rassicurato sul fatto che l’Italia non salverà le banche con i conti pubblici, ma attraverso gli avidi investitori e gli innocenti pensionati che se gli proponevi una pianificazione finanziaria di lungo periodo ben correlata, ti facevano il gesto dell’ombrello al braccio, vi do un’altra bella notizia.

Sui mercati azionari la correzione è sotto controllo.

Guai a cadere nei catastrofismi annunciati da alcuni blog o in situazioni di panico dettate da gente che fino all’altro ieri vi consigliava di comprare obbligazioni ad alto rischio.

Questi mercati sono iper controllati e il tutto è dimostrato dai tempi e i modi nei quali si manifesta.

Le stesse identiche cose si sono presentate nel 2011 e nel 2012.

Ovviamente le belle news si fermano qui, mentre è chiara la necessità in questi tempi, di voler far pulizia degli eccessi di rischio presi dagli incoscenti.

La volontà delle banche centrali, in particolar modo della Fed è quella di riportare i mercati su binari di rischio più vicini alla media storica.

L’era del casinò è finita già dallo scorso Aprile.

Categories: banche

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