MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

La settimana appena finita è iniziata con un grosso evento: l’entrata anche dalla banca centrale cinese nel club dello “stampa che risolviamo i problemi del mondo” da parte della banca cinese, motivata dalla necessità di bilanciare la fuga di capitali dovuta alla svalutazione dello yuan.

Queste mosse improvvise ed abbastanza improvvisate della banca cinese (prima dichiarazione gold, poi ribasso triplo dello yuan, poi stampa) hanno iniziato ad avere ripercussioni sui mercati europei ed americani, per poi culminare nella forte discesa di giovedì e venerdì. E’ risultato chiaro non solo l’approccio un po’ da “cantinari” dei cinesi, o perlomeno poco trasparente, ma soprattutto la necessità della banca di aiutare un’economia che fino a qualche settimana fa veniva indicata da loro stessi come in salute e in forte espansione.

In particolare la giornata di ieri è stata interessante per gli indici azionari. Stando davanti al monitor ad analizzare le dinamiche di mercato, il Dax ha mostrato chiaramente il concetto di “falling knife” (coltello cadente). Dopo le 20 circa, il dax ha cominciato a perdere punti su punti sfondando come fosse burro il target che ci eravamo prefissati di 10100 e arrivando a colpire in pochissimo i 10000 punti. Qui è iniziata una battaglia che per ora ha visto propendere i compratori e mantenuto la difesa del supporto psicologico e tecnico di 10000 (che se ricordate era la resistenza superiore del canale laterale in cui era stato chiuso il dax in tutto il 2014, nel pre-qe).

 

dax

 

Il tutto supportato da una discesa molto violenta degli indici americani con l’Sp500 che seguiamo a vista e che ha perforato il canale rialzista creatosi dal 2009 a quota 2020 per fermarsi in chiusura a 1969.

Il tutto in quadro valutario di risk off, dove l’eurusd si è avvicinato a 1.14 (anche qui resistenza del canale laterale 1.04-1.14 formatosi dopo l’annuncio del qe di Draghi).

Nel mondo dei bond, c’è stato un acquisto su tbond e bund, con una leggera flessione dei periferici.

Passando alle commodities, il petrolio si è fermato appena sopra 40, mentre l’oro con grossi volumi è arrivato a quota 1160 per poi fermarsi poco sotto.

Questo per fare un breve riassunto di una settimana che è stata piuttosto interessante sia dal punto di vista dell’investimento di breve che dal punto di vista dei possibili sviluppi macro.

Ora entriamo nei dettagli.

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    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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