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S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Il ricordo è probabilmente una delle funzioni più potenti della mente umana con l’immaginazione. L’immaginazione crea situazioni complete nella nostra mente mai vissute, il ricordo rievoca nella nostra mente situazioni, emozioni, sensazioni tattili, profumi che abbiamo vissuto e di cui abbiamo salvato alcune informazioni che tramite l’immaginazione e la rielaborazione andiamo a ricostruire nel nostro cervello.
Certe volte basta un odore, un sapore, una luce, un’immagine per evocare dalla nostra mente un ricordo che nemmeno sapevamo di avere e che si materializza con una potenza difficile da spiegare con delle parole.

Il ricordo non è solo un’istantanea visiva di un momento della nostra vita ma può essere anche una serie di emozioni, un legame con una persona, un evento. Il ricordo a volte è anche un modo di sfuggire dalla realtà permettendoci di vivere i momenti più felici della nostra vita proprio tramite i ricordi; è anche strumento di apprendimento perché è proprio tramite i ricordi che cerchiamo di non ripetere gli stessi errori. Il ricordo è spesso il modo con cui gli anziani vivono.

La definizione classica  di ricordo è:

L’atto, il fatto del ricordare, di rievocare alla mente immagini, nozioni, persone, avvenimenti: gli tornò vivissimo il r. del figlio lontano; ho, conservo, mi resta di lui un ottimo r.; mi è rimasto un buon r. di quell’incontro; quella giornata è viva nel mio r.; il r. di quel rimprovero lo ossessionava; il r. delle tue premure non si cancellerà mai; aveva solo un pallido, sbiadito r. della sua infanzia; un fatto degno di r., d’essere ricordato; pittura di r. (di un paesaggio, di una persona), eseguita a memoria propria o su descrizioni altrui. 

In finanza il ricordo ha tre valenze.

La prima valenza è il ricordo negativo. questo può essere spiegato semplicemente con un esempio: dopo un crollo dei mercati che può avvenire in poche settimane o pochissimi mesi ci vogliono anni prima che gli investitori riprendano fiducia (alcuni addirittura si allontanò dai mercati per sempre). Questo perché è vivo in loro il ricordo della sofferenza derivante dalla perdita economica.

Il ricordo in questo caso porta gli investitori ad allontanarsi da ciò che ha provocato loro dolore e purtroppo in diversi casi a non cogliere le grandi occasioni derivanti da una crisi o successive ad una crisi. Come nella vita, più il ricordo negativo è inciso indelebilmente nel marmo della nostra mente maggiore sarà il tempo utile a fare in modo che il vento e la pioggia possano anche solo scalfire le scritte.

E’ proprio per questo che a volte è necessario l’arrivo di una nuova generazione di investitori per far riprendere i mercati dopo taluni crolli, perché questa nuova generazione non ha memoria dell’accaduto e delle perdite conseguenti. Anche gli istituzionali hanno una forma di ricordi, ma molto diversa da quella dell’investitore singolo. In primis l’istituzionale quando ha una perdita all’interno della struttura finanziaria ha un ricordo negativo associato alla persona che ha portato la perdita. L’eliminazione del ricordo va in certi casi di pari passo con la rimozione della persona del ruolo ricoperto. Inoltre i manager cambiano, gli azionisti anche, e nel cambiare cambia il mindset di ricordi. Inoltre l’istituzionale ha memoria maggiore rispetto all’individuo del passato e della storia, e quindi, supportato dalla matematica e dalle statistiche, è più portato ad essere oggettivo. Concludendo, per l’istituzionale il ricordo è più una funzione scientifica che non emotiva.

Il singolo individuo invece deve lottare con i propri soldi, con le proprie emozioni  e con la propria esperienza che difficilmente può essere paragonabile a quella di un istituzionale e che raramente è il risultato di un network di esperienze. Di conseguenza la parte preponderante la fanno le emozioni.

La seconda valenza del ricordo è associata all’adrenalina. Un trade o investimento che hanno portato un buon gain sono indubbiamente associati ha una forte scarica di adrenalina, sia per gli istituzionali e per gli individui singoli. Anche in questo caso per il singolo l’effetto è molto più forte, sempre per il discorso che le emozioni hanno un peso preponderante nel singolo. Quindi, la scarica di adrenalina che si prova, si incide come ricordo nel marmo e la ricerca di quella scarica può portare a prendere maggiori rischi o a voler essere sempre sul campo in modo da avere una possibilità di riprovarla.

La terza valenza è l’essenza del ricordo: il ricordo sommato al vissuto, se uniti con sapienza, formano le esperienze passate, le quali elaborate con intelligenza e mischiate al buon senso portano alla saggezza. Il ricordo è quindi un elemento fondamentale per raggiungere sia nella vita che nella finanza quella saggezza necessaria a sopravvivere, sia senza vento, che con il vento in poppa, che con il mare in burrasca.

Concludendo, penso il ricordo sia uno degli aspetti più affascinanti della mente umana sebbene da alcuni sia relegato a mero immagazzinamento di dati e non va sottovalutato, nella vita come in finanza, perchè ha un potere molto grande sulle nostre azioni..

Sperando che questa analisi vi sia piaciuta, vi invito a fare i vostri commenti e vi do appuntamento al prossimo sabato!


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“Lose your opinion, not your money!” (“Perdi le tue opinioni, non i tuoi soldi.”) Anonimo

Categories: emozioni, psicologia

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