MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

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In questo post non voglio assolutamente dare lezioni o sentenze, ma riflettere su alcuni punti.

Per puro caso ieri ho letto un articolo sul Wsj in merito alla rinascita della domanda di mutui in Usa.

L’articolo portava l’esempio di come una famiglia, dichiarata insolvente nel 2009 in quanto impossibilitata a pagare una rata sul mutuo, ad oggi, potesse nuovamente attingere al sistema bancario per acquistare una nuova casa.

Molti ex debitori “delinquency”, sono considerati “puri” dopo solo 3 anni dall’insolvenza. Ovviamente non tutte le banche accettano un termine di tre anni di purgatorio per considerare presentabile un richiedente. La media infatti si aggira intorno ai 5 anni, con Fannie Mae e Freddie Mac, le più prudenti, che pretendono 7 anni di attesa. 

Divertente l’intervista ad un capo famiglia di 32 anni che dichiarava: “avevo solo 27 anni quando comprai la mia casa per 330 mila dollari, ma, causa l’inesperienza e il rialzo dei tassi, mi trovai nell’impossibilità di pagare una rata di 2800 dollari al mese. Adesso invece, dopo 3 anni dal mio fallimento, ho potuto comprare una casa ben più grande con 270 mila dollari e una rata di circa 2400 dollari”. 
Ovviamente moltiplicate il tutto per i mutui underwater al fine di comprendere la leva speculativa sul settore immobiliare e quelli ad esso correlato, fino ad arrivare ai contribuenti che si sono accollati il peso della crisi bancaria. 

La cosa scioccante in questo caso, non è tanto la richiesta, quanto la concessione del mutuo. Ancora una volta il sistema bancario si espone con la stessa facilità di cinque anni fa, tanto all’occorrenza ci saranno tutti i contribuenti a pagare il danno, insieme a mamma Fed che stamperà i bigliettoni necessari. 

Mi chiedo quindi che valore abbia il corrispettivo dell’immobile ossia i famosi bigliettoni verdi, chiamati Dollari. Visti così si avvicinano sempre più a quelli del Monopoli. 

Altra domanda che mi faccio è la seguente: se la crescita dei prezzi immobiliari sta avvenendo grazie anche a questo genere di mutui dovrò attendermi in futuro i grandi sali e scendi del passato e l’investimento nel mattone sarà considerato alla stregua di un’azione ad alto beta. 

Questo gioco, ovviamente, funzionerà fino a che un bel giorno il venditore di una casa, causa mille svalutazioni, volatilità elevata e fregature varie,  pretenderà un corrispettivo diverso dalla carta, magari un terreno agricolo, oro o addirittura manodopera. A quel punto, forse, anche il sistema bancario degli ultimi 20 anni, rappresenterà solo un brutto e lontano ricordo, anche se le stanze del potere si sposteranno altrove.

Forse il sistema attuale potrebbe essere migliore di quello futuro. Attenzione quindi a non rovinarlo abusando delle sue debolezze. 

Categories: banche, fed, QE

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