MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!




Forse qualcuno si sta accorgendo pian piano del perché a Luglio sognavo il Governo Monti.


Nel precedente post, ho voluto fare una fotografia molto chiara della situazione globale economica del momento, al fine di individuare in che posizione si trovasse l’Italia e quali fossero i margini di miglioramento.


Attraverso i salari medi, la crescita degli stessi, la competitività e le rispettive bilance commerciali, possiamo comprendere già in che posizione era finito il nostro Paese, dopo venti anni di politica irresponsabile.


Questa non è derivata solo dalla guida Berlusconi, ma da una buona parte dell’Italia che preferiva avvicinarci più alla Colombia o alla Grecia, piuttosto che alla Germania. Lo vediamo ad esempio dalle proteste dei tassisti e dei farmacisti oltre che dei Forconi,  per capire che cosa significhi adesso, smuovere le acquee stagnanti, in cui ci trovavamo.


Strano ad esempio, che la protesta dei Forconi sia partita proprio dalla Sicilia non trovate? E perché non da Lodi?
Sicuramente come dice Saviano, la Mafia sta soffiando sul fuoco della protesta, per poi trattare con la politica e calmare tutto, al fine di mantenere inalterato il proprio potere. 
Con questo Governo avrà poco terreno fertile e quindi la protesta sarà destinata a salire, ma col cavolo che riuscirà a rafforzarsi. 


Che dire? Non posso altro che augurare ai siciliani di ribellarsi contro chi attacca uno Stato che ha voglia di ritornare fra i “Grandi”.
Ieri sera un mio amico di Siracusa, mi ha telefonato tutto allarmato dicendomi che oltre alla benzina, mancava l’acqua e molti altri beni primari, che per i problemi del trasporto non potevano arrivare. Supermercati completamente vuoti, negozi chiusi e strade completamente bloccate.
Il Presidente della Regione che se ne lavava le mani implorando la solita vacca da mungere: Roma.


Eh no basta, gli ho detto io!!! Forse è l’ora di scendere in piazza non credi? Magari utilizzando a dovere le forze dell’ordine.


Una protesta del genere non avrebbe vita lunga a Milano, a Firenze o a Roma. La gente saprebbe come comportarsi con chi mette a repentaglio la vita dei cittadini.


Tuttavia l’Italia nel complesso, sta dando una lezione di maturità, se guardiamo a quanto accaduto in Grecia, dopo le manovre austere necessarie alla sopravvivenza del Paese. Anche all’estero si aspettavano una reazione ben più violenta. Segno questo che gli italiani hanno voglia di riscatto e non di distruggere quello che i nostri nonni e i nostri padri hanno costruito con tanta fatica.


Questo Governo, nonostante la manovra di dicembre sta riscuotendo il consenso degli italiani. Gli ultimi sondaggi lo danno in risalita al 58% dopo un minimo del 52%. Ciò sottolinea la sorprendente maturità dei cittadini italiani.


Ma perché dovrebbe salire il consenso?


Il cittadino italiano si sta rendendo conto che questo Governo, da quando si è insediato, non ha mai tolto il proprio fondo schiena dalla seggiola della propria scrivania, anziché pensare alle “minkiate” alla quale la politica italiana ci aveva abituato. 


Mai fino ad oggi, un’esecutivo ci aveva così ben rappresentato nei piani alti delle istituzioni internazionali. 
In soli due mesi l’Italia è riuscita a rientrare attivamente nei vertici che decidono il futuro dell’Unione Europea e a fare quello che il Presidente Sarkosy non è riuscito a fare in tanti vertici bilaterali, ossia: ricompattare il fronte destinato a negoziare con la Merkel. 


Parallelamente il mercato sta riprendendo fiducia, grazie al Governo e soprattutto all’autorevolezza del governatore della Bce, un certo Mario Draghi. 


Nel giorno del suo insediamento, anziché sparar letame ai quattro venti scrivevo:


Era il 1 novembre e il post si intitolava: Buon lavoro Super Mario, ma il passaggio più importante era il seguente:


Questa è la chiara conferma di come siano le persone a determinare la storia.
Se Draghi oggi è alla guida della Bce è perchè il mondo finanziario e politico internazionale, ha riconosciuto a lui il merito di saper fare il suo lavoro, meglio di qualsiasi altro banchiere europeo. In poche parole: la persona più all’altezza.
Detto questo sono fiducioso sul fatto che il nostro Super Mario, riuscirà a far conquistare alla Bce un ruolo centrale nella compagine del panorama economico e finanziario mondiale, e che le difficoltà dei giorni nostri saranno affrontate nel modo più giusto possibile, senza commettere gli errori del predecessore.



La storia successiva parla da sola, e pure i fatti, visto che ad oggi lo spread sembra rientrare velocemente, soprattutto sulle scadenze inferiori ai tre anni. 


Tornando a parlar della vecchia politica sono qui che attendo con molta pazienza il giorno 31 di gennaio 2012, che dovrebbe sancire la riduzione dei costi parlamentari. 


Saranno mantenute le promesse? In caso contrario la vedo dura far politica in futuro.


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Categories: politica italiana

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