MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Quest’oggi cercherò di tenervi aggiornati il più possibile riguardo l’evoluzione dei mercati, sempre che dimostriate un certo interesse con l’unico modo a voi possibile. 

Schizza oltre i 1700 punti il prezzo dell’oro. L’allargamento degli spread tra il bene rifugio e le borse sembra bruciare le tappe. Osservando la proiezione di lungo periodo è da considerare quota 1780 un livello sul quale potrebbero scattare realizzi violenti. In questi giorni l’oro è in piena bolla, in quanto si è staccato anche dal resto delle altre commodities.

La situazione del Dollaro appare piuttosto tranquilla (ma non troppo) nonostante il venir meno della tripla A da parte di S&P. Osservando quindi l’oro si può considerare il fatto che i mercati stiano scontando gli interventi delle banche centrali, che saranno destinate a creare nuova moneta. Parlo ovviamente di Fed e Bce. Quest’ultima sembra finalmente disposta a fare sul serio grazie all’ok di Germania e Francia. Uno scenario del genere dovrebbe comunque favorire le aziende orientate all’export verso i paesi emergenti, i quali dovrebbero vivere una nuova rivalutazione monetaria se non vogliono rischiare un indesiderato risveglio dell’inflazione. A passi più veloci di quanto potevamo pensare qualche anno fa, il livellamento fra i paesi delle prime dieci economie mondiali, si sta concretizzando sempre più grazie alla globalizzazione giusta o sbagliata che sia.

Aggiornamento ore 9,30

Questa mattina la manina della Bce si vede eccome. Gli spread tra Piigs e Bund si stanno ridimensionando, mentre si osserva una reazione dei mercati azionari periferici con l’indice FTSEMIB che ritorna sopra l’importante livello di 16200/16300, grazie ovviamente a Unicredit e B.ca Intesa. Stavolta credo che la speculazione, in particolar modo quella sui Bond e Cds abbia una bella gatta da pelare. Il mercato è piuttosto rarefatto e la Bce ha dichiarato guerra aperta. Per quanto riguarda un livello di arrivo sul FTSEMIB nel brevissimo vedo quota 17400 che corrisponde al minimo toccato il 12 luglio e ad un importante livello di Elliott-Fibonacci di lungo. Analisi tecnica a parte, la cosa più importante per l’Europa è che in questi giorni è stato fatto un serio passo in avanti in favore di un’unione non solo monetaria.

Aggiornamento ore 11,00

Davvero ancora pesante la situazione sui mercati tripla A con il Dax che risente della riduzione degli spread. Quota 6190 rappresentava un supporto intermedio che non sta tenendo, mentre quello più importante, fatta eccezione per quello psicologico dei 6000 punti è situato a 5860. La Bce sembra aver inviato a Roma nel fine settimana una lettera nella quale vi sarebbe il programma di attuazione al fine di mantenere il costante intervento della banca centrale sui Titoli di Stato.
L’indice italiano nel frattempo passa da + 4 a +1. I mercati, infatti, più che ai bond questa mattina sembrano attenti alla probabile double dip che personalmente darei per scontata.

Aggiornamento ore 12,25

Meno male che ci si è messa anche Moody’s a rafforzare la decisione di S&P, altrimenti il Dollaro si troverebbe già sotto 1,40. Scherzi a parte è interessante sottolineare la dinamica con la quale all’aumento dell’avversione al rischio il Dollaro continui ad essere le moneta rifugio. Oggi fra i titoli più pesanti troviamo quelli che presentano requisiti migliori per stare sul mercato, da un punto di vista fondamentale. Questo perchè sembrano oggetto di vendite quasi forzate, in vista di abbassare il rischio dei portafogli, alla luce della revisione del rating americano. Faccio un esempio: se un fondo che ha un livello di rischio X, che è investito 80 bond Usa + azioni 20%, con l’abbassamento del rating, non starà a vendere tutti i bond americani per comprare quelli francesi o tedeschi, bensì sarà molto più agevole, vendere una piccola percentuale di rischio elevato (azioni) e riequilibrare il rating del proprio portafoglio. Ovviamente il fondo difficilmente sarà stato sovrappesato di banche.

Aggiornamento ore 14,00

Pare che la Bce questa mattina abbia acquistato circa 5 mld di Titoli di Stato “italospagnoli”. Il rendimento dei decennali italiani è così sceso al 5,35 mentre quelli spagnoli si trovano al 5,25. I mercati azionari rimangono ancora molto appesantiti in attesa di Wall Street, mentre il Dollaro annulla completamente l’effetto S&P portandosi a 1,4216.

Aggiornamento ore 16,05

Il Dollaro continua il suo rafforzamento. Sarà contenta la Cina mi auguro, ma soprattutto viene scongiurato il pericolo temuto, ossia che la valuta americana diventi carta straccia. La pressione sui mercati continua ad essere alta, mentre il Dax come era pensabile ha trovato un minimo spunto di reazione sul livello psicologico dei 6000 punti. Vorrei sottolineare inoltre che la Germania è fra le poche economie che ad oggi può permettersi un alleggerimento della pressione fiscale. La Merkel infatti, sta proprio utilizzando questa arma per far digerire ai contribuenti il salvataggio dell’Euro. Pertanto nei prossimi mesi avremo paesi alle prese con una politica di rigore, con crescita al limite della sopportazione e altri come Germania e Nord Europa dove ci saranno condizioni per un aumento dei consumi. Nel frattempo il Dow Jones sta muovendo sul supporto di 11250/11300. Le probabilità di tenuta dello stesso sono basse. Da segnalare infine la riconferma dei titoli di stato italiani che si mantengono su livelli quasi massimi rispetto a questa mattina.

Aggiornamento ore 17,00

E così il Dow Jones sotto 11300 spinge pure il Dax sotto la soglia psicologica dei 6000 punti. Un vero e proprio disastro. Ricordo che data la rottura di 6200/6190 il vero punto critico del Dax è situato a 5850. L’indice FTSEMIB scende invece repentinamente sotto i 16000 senza tuttavia intaccare il minimo di 15400 (questione di secondi forse). Il panico regna sovrano, ma francamente il tutto mi sembra alquanto eccessivo. Certo vedere un indice passare da +4 a -2,60 sembra roba da fantascienza, ma ciò spiega grossi movimenti di portafoglio a livello istituzionale. Speriamo che non esca un’altra Lehman. Agire in direzione del panico comunque non ha mai pagato.

Categories: borse in oro, commodities, oro

5 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    Ciao,<br />cosa intendi per &quot;dare per scontato il double dip&quot;?<br /><br />Grazie

  2. the hawk ha detto:

    Intendo che i mercati stanno scontando un ritorno alla recessione, in Europa e in America. I prezzi attuali possono trovare giustificazione solo in questo.

  3. Anonymous ha detto:

    Perchè continuare ostinatamente a voler vedere qualche spiraglio rosa? se c&#39;è ancora recessione come volete che ce la caviamo? stampando ancora carta, o pensando che in un giorno di mezza estate la Bce decidendo di comprare titoli italiani e spagnoli possa porre fine alla tempesta perfetta che sta dilaniando il sistema? nessuno può porre fine ad un continuo ribasso in borsa (fatta solo per

  4. Anonymous ha detto:

    Grazie per l&#39;enorme lavoro che stai facendo. Condivido moltissime idee. Oggi ho visto un disaccoppiamento borsa btp. Evidentemente la decisione della bce sugli aiuti Italia / Spagna ha lasciato il segno mentre le chiacchere del g7 sul downgrade usa no. Sbaglio?<br />AlessandroF

  5. the hawk ha detto:

    Guarda caro Daniele, che la vera kakka è proprio sui Titoli di Stato che tu ritieni sicuri. Purtroppo sembra spezzatasi la catenza di Sant&#39;Antonio.<br />1)Lo Stato paga i titoli in scadenza<br />emettendo altri titoli per importi superiori, che sono maggiorati del fabbisogno.<br />2) Se la gente non sottoscrive (caso Grecia Irlanda e Portogallo) lo Stato non ha i soldi per rimborsare le

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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