MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

A dire il vero non è mai esistito un porto sicuro, specialmente di questi tempi.
Paesi prossimi al default, banche legate al buon fine di una burrascosa crisi finanziaria, debiti garantiti da altri debiti, valute prossime alla disfatta etc etc.
Non è proprio questo lo scenario ideale, per programmare con ottime possibilità di successo la battaglia finale.
Una cosa fondamentale, credo sia quella di non essere stati uccisi prima della battaglia finale, girando alla larga dalle cose da escludere.
In questi giorni infatti, ne abbiamo viste troppe, per considerare una passeggiata, la battaglia finale.
L’ormai cronico differenziale tra bond di stato virtuosi e bond dei Piigs, lascia aperti molti scenari, in ottica di lungo termine.
Il più probabile sembra essere quella di una ristrutturazione del debito, per i paesi i cui parametri risultano ormai allo sbando, tanto da considerare (a mio modesto parere) controproducente un eventuale risanamento attraverso politiche fiscali e di risparmio. Il conto di questa ristrutturazione in tal caso, mi auguro sia pagato dalle banche e da tutti coloro che sono stati la causa principale di questa impennata del debito pubblico negli ultimi due anni.
Altra soluzione, le cui probabilità sono di poco inferiori alla precedente, potrebbe essere quella di delegare la Bce, ad acquistare titoli di stato nella misura necessaria alla stabilizzazione dei parametri, copiando alla lettera l’operato della Fed. Quindi si stampa!!!
Nel primo caso, avremmo una contrazione di liquidità a dir poco mostruosa sull’area Euro, mentre nell’altro avremmo in sostanza l’effetto contrario. Dire quale sia la soluzione migliore è molto difficile, anche se il male minore mi sembra certamente il secondo.
In quest’ultimo caso, infatti, avremmo senza ombra di dubbio uno schiacciamento degli spread, dando la possibilità a certi stati meno virtuosi, di abbassare il costo del proprio debito. Il beneficio per i possessori di emissioni Grecia e Irlanda sarebbe quindi assicurato.
Come possiamo vedere, quindi, non possiamo dare niente per scontato sul come e quando si concluderà la battaglia finale, forse per certi aspetti già iniziata. Niente può essere escluso.
Personalmene, credo che questo non sia il momento migliore per azzardare, o meglio, per attaccare a viso aperto l’avversario. Ritengo piuttosto premiante, invece, quello di osservarlo, l’avversario, continuando ad escludere le mosse ad alto rischio, che finirebbero per esporci gratuitamente, al suo assalto……..non aspetta altro.
Pertanto in questi giorni mi diletto ad osservare quali possano essere gli asset con rischi meno elevati, ossia i meno peggio.
Ecco a voi il graficoQuesto è il grafico settimanale dell’Etf sull’indice Nasdaq, quotato a Milano. Ebbene, come possiamo osservare, i prezzi hanno in queste settimane, superato un’importante neck-line di lungo periodo, situata a 38,50.
In termini di forza comparativa non è secondo a nessun mercato. Nemmeno ai mercati emergenti, sui quali a mio parere vi è stato un accentramento in alcuni casi anche troppo indiscriminato.
In un contesto come quello precedentemente descritto, credo che un pò di tecnologia non guasti.
Sono troppi mesi che i paesi emergenti e le commodities specie quelle ferrose, rappresentano il serbatoio sul quale rifugiare i proprio risparmi.
E se il bene più prezioso, sul quale rifugiarsi, fosse la tecnologia, oltre che al cibo?
Il passato qualcosa potrebbe insegnare.

Categories: analisi etf

2 Responses so far.

  1. Marcello ha detto:

    Ciao Andrea,la tecnologia di nokia potrebbe funzionare?

  2. the hawk ha detto:

    Credo di sì, anche se con la tecnologia si comprendono molte cose. Pensiamo alla biotecnologia etc etc.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

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    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

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