MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

GOLD-FUTURE

Ancora una volta l’oro ha reagito ottimamente sui supporti di 1150/1170, mantenendo una tendenza rialzista ben definita. La rottura della resistenza intermedia di 1220 ha aumentato sensibilmente le possibilità di avvicinamento a quella più importante posta a 1270. Oltre questo livello è lecito attendere un obiettivo di 1380. Un’inversione di lungo arriverebbe solo n caso di perforazione del canale rialzista descritto il cui supporto è posto a 1150.
Ma vediamo quali sono i motivi di tanto interesse per il metallo giallo:
1) Tassi di breve vicini allo zero. Questo scenario rende più affidabile (si fa per dire vista la volatilità) o meglio più invitante, l’investimento in beni infruttiferi, che in qualche modo possano tuttavia difendere il potere di acquisto, non avendo oltretutto problemi di solvibilità a lungo termine.
2) Forte incertezza economica. Deflazione o inflazione? Stagflazione o iperinflazione.
3) Debiti sovrani troppo elevati, il che rendono poco affidabile il quadro di solvibilità in ottica di lungo termine. Anche i paesi come Usa e Gran Bretagna per la prima volta vengono presi in seria considerazione da Moody’s, riducendo la distanza (questo è il termine usato) che separa la tripla A indiscussa dall’eventuale declassamento. Come dire: niente è ormai più sicuro.
4) Necessità dei paesi a forte bilancia commerciale attiva, di diversificare in beni alternativi al Dollaro ed Euro, mentre su alcuni paesi emergenti caratterizzati da alti tassi, si stanno creando rivalutazioni sulla moneta, poco favorevoli alla loro natura economico finanziaria.
Questi a mio parere sono i fattori alla base che determinano la domanda del metallo giallo. Probabile che ne abbia tralasciati altri, ma credo che comunque siano legati ai quattro suddetti. Che vi sia una bolla sull’oro è assai probabile, ma fino a che permarrà l’incertezza e la presenza dei temi appena elencati, sarà difficile assistere ad un cambiamento di fondo.

ETF CRBN

L’etf Crbn è l’espressione dell’indice CRB depurato dalle materie prime energetiche, come Crude, Gasoline e Natural Gas, tradotto ovviamente in termini di euro. Quindi questo etf oltre a risentire delle oscillazioni dell’indice Crbn è legato anche a quelle del cross Dollaro/Euro.

Ho voluto prendere in esame questo etf in quanto, a differenza del CRB, presenta minore correlazione con la crescita economica, anche se ricordo non mancano il rame e l’alluminio, mentre l’argento ha un peso irrisorio. In una fase di bassi consumi e ricerche sempre più assidue, alternative al petrolio e altri suoi derivati, questo etf credo rappresenti un porto leggermente più interessante. In questi giorni, ad esempio, se guardiamo al petrolio e alla benzina, possiamo constatare un cambiamento direzionale negativo in ottica di medio periodo, che conferma in qualche modo il rallentamento evidente dell’econmia mondiale. Inoltre una componente piuttosto
importante, in questo etf, è data dai coloniali, dagli agroalimentari e dalla carne; insomma, tutto ciò che è indispensabile per la vita umana. Sulle prospettive inerenti a queste materie ho già parlato nel precedente post.
Ma passiamo all’analisi tecnica, quella scienza che analizza nei prezzi e nei volumi, l’insieme delle variabili.
Come possiamo vedere dal grafico sopra la tendenza dell’etf in questione si muove all’interno di un perfetto e accentuato canale rialzista di medio-lungo termine. Attualmente le quotazioni si trovano a ridosso di un’importante resistenza posta a quota 18,50, dopra la quale potrebbero nascere accelerazioni verso la parte alta del canale situata a 19. In ogni caso la permanenza sopra 18,50 aprirebbe la strada in favore dell’obiettivo di 20,80. Il supporto è da considerare in quota 16,80. Il quadro delle medie e della direzionalità è favorevole ad un proseguimento del rialzo.
Qui sotto invece riporto il grafico della forza comprativa nei confronti dell’etf Crb, quello cioè che raggruppa tutte le materie prime, in particolare quelle energetiche.
Come possiamo vedere in questo grafico, nei giorni scorsi vi è stata una vera e propria accelerazione di questo etf nei confronti del Crb, a conferma che si sta allargando il differenziale tra prodotti energetici e non. Come ho detto nel precedente post, tale scenario non è proprio favorevole ad un ciclo economico positivo, in quanto l’aumento delle materie agroalimentari e a tutte quelle ad esse legate, diminuisce la capacità di spesa dei consumatori.
Deflazione? Magari arrivasse, almeno i salari reali aumenterebbero, cosa che invece mi sembrano sempre più destinati a livellarsi ai paesi emergenti, a causa della logorante perdita del potere di acquisto. Segno evidente che ormai le rilevazioni ufficiali di Istat, Eurostat etc. sono sempre più lontane dalla realtà del comune consumatore. Se posso fare un esempio in merito a questo: nella vita di tutti i giorni, alle spese che già facciamo se ne possono aggiungere altre, di natura diversa, che vanno a sommarsi a quello che è il nostro obbligo di spesa per sopravvivere. Tempo fa si parlava di far pagare i raccordi autostradali o le superstrade. Ad oggi non è successo niente di tutto questo, ma ammettiamo che succedesse? In termini di inflazione non verrebbe rilevato niente, in quanto si tratterebbe di un campione nuovo di riferimento, ma il nostro portafoglio subirebbe comunque una diminuzione ulteriore. Altro esempio, rimanendo all’interno del settore trasporti, potrebbero essere i parcheggi a pagamento nelle città o il pedaggio per entrare nei centri storici. Qualche anno fa gli stessi erano gratis, adesso invece dobbiamo scucire soldi che prima potevamo spendere altrimenti, ma ai fini dell’inflazione queste cose non sono state rilevate. Questo per dire che l’inflazione potrebbe essere una fonte attendibile in caso di bisogni costanti ma purtroppo così non è. Eppoi continuiamo a parlare di deflazione? Così facendo avvalliamo un sistema di calcolo estremamente distorto, ma i mercati non stanno a guardare, dando modo di salvaguardare il nostro potere di acquisto. Siori e siori la stagflazione è già partita da un dì.

9 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    Buongiorno, vorrei aggiungere qualche considerazione alla tua ottima analisi sull&#39;oro.<br />Ci sono alcuni fattori che possono impedirne l&#39;apprezzamento:<br />1 L&#39;oro continua ad essere estratto e per il suo valore attuale molte ricerche di nuovi giacimenti sono state avviate.<br />2 In caso di crisi la domanda aurifera nel settore della gioielleria tende a contrarsi.<br />3 I

  2. Anonymous ha detto:

    Ciao Andrea,<br />l&#39;oro non è in bolla, è da quando era a 400 l&#39;oncia che parlavano di bolla.<br />Quando arriverà a 3000 cosa farete parlerete ancora di bolla?<br /><br />E&#39; infruttifero vero, ma in rapporto a cosa alla moneta.<br />Lui non aumenta di valore, sono le monete che perdono il loro valore e potere d&#39;acquisto.<br /><br />SE porti un kg di oro in banca tra un anno puoi

  3. andrea ha detto:

    Giuste considerazioni Enrico. Io per primo ho detto che anche l&#39;oro sta vivendo una bolla, ma fino a che esistono queste condizioni di estrema incertezza da qualche parte i soldi devono sfociare. Sul fatto che l&#39;oro rispetto al mercato azionario, agli immobili ed altri asset a reddito, sia perdente nel lunghissimo periodo ho scritto pure un post.

  4. Anonymous ha detto:

    Dal 2001, anzi dopo, da quando la speculazione ha incominciato a confrontarsi con i valori reali, l&#39;oro è passata da 300 euro cira ad oggi toccando picchi di 1300. 400% in 10 anni.<br />Tutti gli indici di borsa americani, per non parlare europei, ad esempio sp500 è passato da 1500 a 666 a marzo 2009. Perdendo il 50%, senza parlare di quello italiano…..<br /><br />C&#39;è stato un raly di

  5. the hawk ha detto:

    Scusa Pablo, ma con chi ce l&#39;hai?<br />Mi hai mai sentito parlare di Fiat? Piuttosto di Volgswagen ma non di Fiat.<br />Ho forse detto che negli ultimi dieci anni hanno ripagato più le azioni dell&#39;oro?<br />Dalle tue considerazioni mi sembra che tu abbia un pò frainteso il senso della storia del mio blog.<br />Se mi sbaglio, avrai quindi avuto modo di percepire dall&#39;impostazione che

  6. Anonymous ha detto:

    Ciao Andrea,non ce l&#39;ho con te.<br />Non passerei a visitare i tuoi post se fossero banali.<br />Li trovo invece equilibrati e non di parte.<br />Scusa se i miei interventi a volte sono un pò polemici.<br /><br />Non ho nienete con te…..e tanto meno con quello che scrivi.<br /><br />E&#39; che sono un bastiancontrario per natura.<br />E, talvolta fare un pò di spettacolo.<br /><br />

  7. the hawk ha detto:

    Buone vacanze e divertiti anche per me ciao

  8. Penso che la differenza tra oro cartaceo e oro fisico provocherà un sostanziale ingigantimento della bolla speculativa e che al momento della sua esplosione le conseguenze saranno (a mio avviso) bel più peasanti del previsto. Anche la proporzione dell&#39;incremento dell&#39;oro rispetto al deprezzamento del valore azionario, potrebbe sfociare in un tonfo considerevole del mercato di riferimento.

  9. Z.. ... Pat ha detto:

    Oro e&#39; oro, comunque da come stiamo, in futuro<br />andrebbe bene anche una patata basta che abbia il suo giusto valore.Ciao

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
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